Modena figura all’undicesimo posto della nuova classifica delle smart city, ossia delle città dotate di tecnologie moderne, redatta da Ernst & Young analizzando 470 indicatori come i punti wi-fi presenti presso piazze, ma anche esercizi commerciali, il numero di luci a led presenti sui lampioni e quello delle telecamere con sensori per raccogliere dati sul traffico. In realtà dovrebbe essere considerata al quinto della lista delle città medio-piccole, che comprende realtà urbane come Mantova e Reggio, collocate in migliore posizione. Secondo il report recente, Modena ha recuperato 4 posizioni (era 15esima) rispetto all’anno precedente, ma non è sul podio in numerose importanti classifiche specifiche, anche se ottiene sempre un buon giudizio tecnico. Sono notizie che si ricavano dal sito http www.italiansmartcity.it, piattaforma realizzata dall’Anci, ricca di informazioni sui processi di trasformazione che stanno interessando i centri urbani.
Attualmente, Modena contribuisce con investimenti smart pari a 6,5 milioni di euro. Non a caso, si tratta di uno dei 158 Comuni (pochi, visto che in Italia gli enti locali sono oltre 8mila) che abbiano realizzato, o anche solo annunciato, 1311 progetti per 3,7 miliardi di euro da realizzarsi in territori popolati da oltre 15 milioni di cittadini. La città della Ghirlandina ha attivato quindici progetti, tutti a costo zero tranne quello relativo agli “Impianti di trigenerazione e cogenerazione strutture ospedaliere” che vale 6,5 milioni di euro. Gli altri progetti sono relativi al “Sistema Interscambio dati per favorire la mobilità e l’accesso dei disabili nelle zone a traffico limitato” (è stato attivato nel 2013); la rete La rete wi-fi del Comune pubblica e libera in decine di punti (dal 2012); il “Bike sharing” (“C’entro in bici” è stato attivato nel 2003); il “Progetto bici sicure” che dal 2014 prevede di incrociare le foto di bici sparite con quelle ritrovate dalla polizia; l’incubatore per imprese start up; la videosorveglianza intelligente, attraverso un sistema di monitoraggio del territorio composto da una rete di 115 telecamere gestita congiuntamente dalle quattro forze di polizia. Inoltre, nel 2010 è partita la trasformazione e la riqualificazione del Villaggio artigiano, mentre la rete “Net Garage” per l’alfabetizzazione informatica risale addirittura al 2001 e il nuovo piano sosta al 2012. Infine, è stata completata l’integrazione tra banche dati a disposizione degli utenti del Comune e, nel frattempo, andava avanti il progetto di riqualificazione e potenziamento integrato dei servizi di trasporto pubblico parallelamente alla digitalizzazione dei servizi ai cittadini e alle imprese.