“È finito il tempo in cui i fondi europei si buttavano via”. Questa la dichiarazione del premier Matteo Renzi, resa domenica scorsa durante la firma del Patto per lo sviluppo della Regione Campania. La cerimonia è avvenuta in Prefettura, a Napoli, alla presenza del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, e del Sottosegretario De Vincenti. Obiettivo del Patto, promuovere la crescita economica, produttiva e occupazionale del Mezzogiorno. Il documento prevede 6 settori di intervento, fra questi, quelli relativi alle infrastrutture (miglioramento della mobilità) e all’ambiente (smaltimento dei rifiuti, bonifica delle terre inquinate, potenziamento del sistema idrico unito all’ottimizzazione dei sistemi depurativi). Particolare attenzione, inoltre, il Patto dedica al progresso del sistema scolastico, del turismo, alla sicurezza e alla cultura della legalità. “Lo sviluppo di tali settori – ha rimarcato il premier – è necessario per la crescita del Paese e per ridurre il divario tra il Meridione e le regioni del centro-nord. Per questa ragione – ha aggiunto – auspico lo snellimento dell’apparato burocratico e il pieno utilizzo dei fondi FESR e FSE. Solo in tal modo – ha concluso – non vi saranno più sprechi e risorse perdute e si potrnno rilanciare effettivamente le eccellenze del territorio”. Complessivamente, l’accordo siglato prevede uno stanziamento pari a circa 9,5 miliardi da ripartire fra le sopra citate aree di intervento. Ben 3,5 miliardi sono destinati all’incremento delle infrastrutture stradali e ferroviarie, al fine di costruire una rete viaria accessibile nelle diverse aree regionali.