L’Università di Pavia, in collaborazione con la Fondazione Cittalia-Anci ed il Servizio centrale dello Sprar, ha destinato 14 borse di studio a giovani rifugiati accolti nei progetti territoriali del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.
Insieme all’iscrizione gratuita ai corsi di laurea, l’Ateneo pavese ha reso disponibile anche vitto e alloggio, nonché l’accesso alle biblioteche e alle sale informatiche dell’Università. Gli studenti destinatari delle borse di studio sono stati selezionati secondo criteri di merito e sulla base della conoscenza della lingua italiana e inglese. Sono originari di 8 diversi Paesi (Afghanistan, Camerun, Gambia, Iran, Nigeria, Togo, Turchia e Ucraina) e grazie all’iscrizione all’Università di Pavia potranno riprendere gli studi che sono stati costretti ad interrompere perché in fuga dalle zone di guerra o perché perseguitati o soggetti a gravi violazioni dei diritti umani. “Il tema dell’accoglienza oggi è decisivo per il futuro delle nostre città. Una questione che richiede la collaborazione tra amministrazioni locali e attori del territorio, come le Università, verso percorsi concreti di integrazione – ha sottolineato il delegato Anci all’Integrazione e sindaco di Prato, Matteo Biffoni”. “L’iniziativa – ha proseguito Biffoni – promossa dall’Università di Pavia in collaborazione con Cittalia-Anci e il Servizio centrale dello Sprar, è un importante segnale per avviare anche in altre realtà italiane iniziative simili per un’accoglienza dignitosa che garantisca anche il diritto di accesso all’istruzione a quanti in fuga dal proprio Paese”.