Barcellona si conferma in pole position all’interno del movimento planetario di costruzione delle smart city grazie a un impiego dinamico di Internet delle cose. Non a caso, la capitale della Catalogna ha iniziato dal 2012 a implementare tecnologie rispondenti alle esigenze dei sistemi urbani, tra cui il trasporto pubblico, il parcheggio, l’illuminazione stradale, e la gestione dei rifiuti. Queste innovazioni hanno prodotto significativi risparmi sui costi, migliorato la qualità della vita dei residenti, rendendo la città un centro per la giovane industria degli oggetti. La Spagna è tra i paesi più colpiti dalla recessione del 2008, e di fronte a queste sfide economiche, Barcellona si è trasformata in un modello di data-driven, di rilevamento, di sistemi urbani intelligenti. Nel 2011, è stata avviata una piattaforma d’innovazione tecnologica per i servizi della città; è stata formata una squadra di lavoro, Smart City Barcellona, con il compito di integrare i progetti esistenti e di individuare nuove opportunità per migliorare i servizi per le persone e le aziende della città. Sono state così individuate 12 aree di intervento (trasporti, acqua, energia, rifiuti, ecc.) e ha avviato 22 programmi, comprendendo 83 progetti distinti nei sistemi urbani.
Nel lanciare il programma d’Internet delle cose, Barcellona è partita con una solida base: i vari progetti hanno permesso di stendere 500 chilometri di cavi in fibra ottica all’interno della città. La rete in fibra fornisce al momento una copertura del 90% verso le case e serve come dorsale per i sistemi urbani integrati. Inoltre, essa funge da collegamento diretto per i residenti e i turisti. Coinvolti anche i servizi urbani. Per migliorare l’efficienza energetica, sono stati installati 19.500 contatori intelligenti che monitorano e ottimizzano il consumo di energia in aree mirate della città. Le famiglie depositano i rifiuti nei cassonetti intelligenti comunali che ne misurano i livelli e ottimizzano i percorsi di raccolta, sviluppando anche piani per integrare il rilevamento di materiale proveniente da scarti pericolosi.
Nel trasporto pubblico, Barcellona ha perseguito una strategia multi-modale, attraverso l’uso di auto elettriche e bike sharing, mentre ha investito molto nel miglioramento dei sistemi di bus e parcheggio. Le nuove fermate degli autobus sono digitali con aggiornamenti sulla posizione del bus, stazioni di ricarica USB, WiFi gratuito, e strumenti di aiuto lato autisti e lato utenti.
Per gli autombilisti, invece, è stato implementato un sistema di sensori che li guida verso parcheggi disponibili. I sensori, incorporati nell’asfalto, possono percepire se un veicolo sia parcheggiato in una data posizione, riducendo la congestione del traffico e le emissioni.
La città non si è limitata a questi importanti interventi, contemporaneamente ha perseguito un piano strategico di efficientamento dell’illuminazione, pubblicato nel 2012, utilizzando tecnologie smart per migliorare l’efficienza e l’utilità dei lampioni della città. Entro il 2014, più di 1.100 lampioni sono diventati a LED, riducendo il consumo di energia: quando le strade sono vuote, le luci si abbassano automaticamente per risparmiare sui consumi. I lampioni sono anche parte della rete WiFi della città. Forniscono accesso gratuito a Internet per l’intero tessuto urbano. Inoltre, sono dotati di sensori che raccolgono dati sulla qualità dell’aria e li trasmettono al pubblico. Complessivamente, questi miglioramenti hanno prodotto il 30% di risparmio energetico in tutto il sistema di illuminazione urbana.
Al fine di massimizzare l’efficienza dei parchi, Barcellona ha anche implementato, nell’ambito dell’Internet delle cose, dispositivi per percepire e controllare l’irrigazione dei prati e i livelli di acqua nelle fontane pubbliche da remoto. Il programma, attuato nel 68% dei parchi pubblici, ha consentito la città di conseguire il 25% di minore consumo di acqua, pari a circa 555.000 dollari all’anno.
L’Amministrazione di Barcellona ha stimato che, complessivamente, i sistemi dell’Internet delle cose hanno contribuito a risparmiare 58 milioni di dollari in materia di acque, di avere maggiori ricavi dai parcheggio con 50 milioni dollari all’anno, e ha generato 47.000 nuovi posti di lavoro. Attraverso l’illuminazione intelligente, si sono aggiunti altri 37 milioni di dollari all’anno di risparmi per le casse comunali.