In Francia, non essere connessi a Internet è un diritto sancito da una legge entrata in vigore il 1° gennaio 2017, che impone alle aziende con più di 50 dipendenti di fissare i modi e i tempi per essere “offline”, ovvero disconnessi, fuori dagli orari di lavoro. Una legislazione necessaria, secondo l’avvocato Patrick Thiébart, perché nelle imprese “i tempi di riposo non vengono rispettati”. “La disconnessione è un diritto che hanno i lavoratori di non ricevere posta elettronica durante il loro tempo libero, nel week-end, nelle ferie – spiega il legale – ed è anche un obbligo, un obbligo che ha il datore di lavoro di negoziare con le organizzazioni sindacali un accordo di lavoro per mettere in pratica e stabilire i modi del diritto alla disconnessione”. La legge si inserisce nella più ampia riforma del lavoro adottata in Francia la scorsa estate ed entrata in vigore proprio nel nuovo anno.
“Se è stata necessaria una legge, è perché il tempo di riposo, in pratica, non viene rispettato. Quando i dipendenti ricevono e-mail di lavoro durante il loro tempo libero, si sentono in qualche modo obbligati a rispondere. E la legislazione ha voluto prendere in considerazione queste situazioni”. Secondo uno studio realizzato a settembre, oltre un terzo dei lavoratori francesi utilizzano ogni giorno strumenti elettronici fuori dall’orario di lavoro e il 62% reclama una regolamentazione. Tuttavia, la legge nasce già con una pecca: non prevede sanzioni in caso di mancata applicazione.