Cresce la criminalità economica, o meglio l’intreccio fra attività economico-produttive e attività illecite. Nel 2016, infatti, un imprenditore su dieci ha ricevuto minacce o intimidazioni con finalità estorsive. Il dato è in aumento di un punto percentuale rispetto al 2015. E’ l’allarme lanciato da Confcommercio che ha diffuso l’indagine sui fenomeni criminali realizzata con Gfk Eurisko. Un imprenditore su sette ha dichiarato di conoscere altre imprese che sono state oggetto di minacce (+2 punti percentuali rispetto al 2015). Considerando nell’insieme l’esperienza indiretta e diretta, la quota complessiva d’imprese coinvolte (16%) non cambia rispetto al 2015. Nel Sud e nelle Isole tale percentuale sale al 38%. Nel 2016, le imprese del commercio hanno perso 26,5 miliardi di euro a causa dei fenomeni legati alla criminalità. Tra abusivismo, contraffazione e taccheggio sono andati in fumo 20,8 miliardi di euro di fatturato. Mentre i costi spesi per la difesa e le assicurazioni ammontano a 5,7 miliardi di euro.