In riferimento all’anno in corso l’Istituto nazionale di statistica prevede un aumento del Pil pari allo 0,8% in termini reali, a cui potrebbe seguire una crescita dello 0,9% nel 2017. Per quest’anno e per il prossimo, la domanda interna al netto delle scorte potrebbe contribuire in misura significativa alla crescita del Pil: 1,2 punti percentuali nel 2016 e 1,1 punti percentuali nel 2017; la domanda estera netta e la variazione delle scorte fornirebbero un contributo lievemente negativo. La spesa per i consumi delle famiglie in termini reali è stimata in aumento dell’1,2%, dall’incremento del reddito disponibile e dal miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro. La crescita della spesa sembrerebbe poter proseguire ad un ritmo analogo nel 2017 (+1,1%). Nell’anno in corso è previsto un rafforzamento degli investimenti (+2,0%) e una successiva accelerazione nel 2017 (+2,7%). Oltre che al miglioramento delle attese sulla crescita dell’economia e sulle condizioni del mercato del credito, gli investimenti beneficerebbero delle misure di politica fiscale a supporto delle imprese. L’occupazione nel 2016 sembrerebbe avviarsi ad un +0,9% in termini di unità di lavoro, congiuntamente ad una riduzione del tasso di disoccupazione (11,5%). I miglioramenti sul mercato del lavoro potrebbero proseguire anche nel 2017 ma a ritmi più contenuti: le unità di lavoro sono previste in aumento dello 0,6% e la disoccupazione si attesterebbe all’11,3%. Una ripresa più accentuata del processo di accumulazione del capitale potrebbe rappresentare un ulteriore stimolo alla crescita economica nel 2017. Tuttavia le incertezze relative al riaccendersi delle tensioni sui mercati finanziari potrebbero condizionare il percorso di crescita delineato. Le previsioni Istat comprendono le misure descritte nel disegno di legge sul Bilancio di previsione dello Stato.