“Lo stanziamento di 1,4 miliardi dal Fondo sviluppo e coesione per il Mise, effettuato dal Comitato interministeriale per la programmazione economica, consentirà di finanziare con un miliardo di euro i contratti di sviluppo rispondendo alle proposte di investimento presentate da tempo dalle imprese, un terzo delle quali vengono da investitori internazionali. Riteniamo di poter rapidamente deliberare più di 50 investimenti, di cui l’80 per cento nel centro-sud, per un volume complessivo tra risorse pubbliche e private superiore ai 3,3 miliardi di euro. Partirà inoltre l’implementazione del piano messo a punto insieme a imprese ed enti di ricerca sulla space economy, settore di eccellenza del sistema produttivo italiano”. A dirlo il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda.
A fine luglio le richieste di contratto di sviluppo, già presentate e sospese sono state 149, con investimenti per circa 4,9 miliardi di euro, localizzati in gran parte nel Mezzogiorno. Le agevolazioni richieste sono pari a circa 3 miliardi. In considerazione dell’elevato numero di domande sospese e del relativo fabbisogno, il Ministero dello Sviluppo economico rifinanzierà lo strumento gestito da Invitalia, con risorse del Fondo di sviluppo e coesione, per un ammontare pari ad un miliardo. Questa dotazione finanziaria, con i vincoli applicativi per il suo utilizzo (80 per cento al Sud e 20 per cento al centro-nord), consentirà nei prossimi mesi il finanziamento di 51 contratti di sviluppo, di cui almeno il 32 per cento promossi da imprese estere. Gli investimenti direttamente attivati sono pari a 2,4 miliardi di euro e quelli indirettamente attivati attraverso il reimpiego dei ritorni dei mutui agevolati, sono pari a 3,3 miliardi di euro. L’occupazione complessiva coinvolta si attesta 34.000 addetti. L’obiettivo strategico del piano stralcio è l’attuazione, nell’ambito della strategia nazionale di specializzazione intelligente promossa dall’Ue, di una nuova politica per lo sviluppo dell’economia rivolto alla crescita dei territori.