Organicità, sistematicità e stabilità da assicurare alle misure per le famiglie in Italia: è questa la priorità indicata dal Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, con delega alla Famiglia, Enrico Costa, che il 28 luglio, in audizione presso la Commissione Affari sociali della Camera, ha illustrato le linee programmatiche relative alle politiche familiari. A fronte dei dati di decrescita della denatalità e sulla disoccupazione femminile in Italia, il ministro ha sottolineato l’urgenza di “porre in essere interventi unitari, condivisi e omogenei che, in un’ottica di lungo periodo, garantiscano la crescita economica e sociale delle famiglie, consentendo, in particolare, alle giovani coppie di investire e progettare sul loro futuro”. “Avere dei figli – ha osservato Costa – comporta difficoltà, sacrifici, scelte e costi cui occorre far fronte con misure idonee a sostenere la genitorialità e a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Sotto tale profilo, la diffusione dei servizi educativi che accolgono i bambini nei primi anni di vita diventa un fattore fortemente condizionante”. Il titolare degli Affari regionali ha quindi sottolineato, la necessità di evitare che la famiglia sia considerata “un soggetto neutro di fronte al legislatore e al fisco”, anche in considerazione del suo potenziale economico in termini di crescita, sviluppo e sostenibilità di lungo periodo dei conti pubblici. E’ stata altresì individuata l’esigenza di “assicurare organicità e sistematicità alla disciplina vigente, che è estremamente frammentata e che, per la sua disorganicità e disomogeneità, non è adeguatamente percepita da coloro che ne hanno diritto”. A questo punto, il ministro ha detto di ritenere assai importante l’elaborazione di un Testo Unico per la Famiglia, la cui previsione è stata inserita nel Programma nazionale di riforma (PNR), allegato al DEF.