A settembre riparte l’iniziativa avviata lo scorso anno con successo dallo stato italiano, volta alla valorizzazione del patrimonio pubblico attraverso la concessione, al massimo per 50 anni, di quelle strutture militari in completo degrado e renderle appetibili come “dimore uniche attraverso una rete nazionale dedicata al turismo sostenibile, alla cultura e all’ambiente”. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra Agenzia del Demanio e da Difesa Servizi Spa, che punta, attraverso un piano imprenditoriale di salvaguardia del territorio, a cedere dietro una quota che a regime garantirà 7 milioni di euro di canoni allo stato. Oltre alla rivalutazione dei luoghi posti in concessione. Lo scorso anno l’operazione era rivolta alla valorizzazione dei soli fari; con la nuova iniziativa di settembre si vedrà l’allargamento alle torri e agli edifici costieri. Da Ponza a Capo Rizzuto, da Punta Polveraia all’Isola dell’Elba a Capo Milazzo, ma anche l’isola di Spignon a Venezia e le Formiche a largo di Grosseto; ecco alcuni gioielli dello stato che verranno concessi per la loro valorizzazione a quei privati che vogliano creano una realtà nuova di turismo sostenibile che valorizzi il patrimonio statale. Secondo il Ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, intervenuto alla presentazione del progetto, “l’operazione dei “fari” dimostra come sia possibile raggiungere più obiettivi contemporaneamente, come la valorizzazione del patrimonio e l’equilibrio della spesa. Il primo bando e’ stato un successo, il risultato di un esempio di buona collaborazione tra le amministrazioni”.