A metterlo nero su bianco è il nuovo report di dati regionali dell’Assirm Innovation Index, l’indicatore che misura la facoltà di un territorio di generare e promuovere il rinnovamento. I dati regionali fanno riferimento al periodo compreso tra il 2005 e il 2013, evidenziando da una parte la misura in cui gli avvenimenti e le trasformazioni dell’ultimo decennio (compresa la crisi finanziaria del 2008) hanno accentuato il divario preesistente tra Nord e Sud, dall’altra mostrando come questo gap si sia insinuato all’interno delle stesse regioni del Sud.
Così come per i Paesi europei, anche su scala regionale il Centro Studi Assirm ha costruito l’indice basandosi su diverse dimensioni: gli investimenti in ricerca-sviluppo e produzione di idee innovative, le cosiddette enabling conditions, cioè capacità di carattere macro-economico del sistema e infine la fiducia di consumatori e imprese in un determinato momento storico (economic trust). La Basilicata, secondo il report, ha un trend più che positivo, con +6,5%. A seguire si registra un ex-aequo di Molise e Campania (+0,9%). Trend negativo invece per altre regioni, tra cui la Calabria (-0,2%), l’Abruzzo (-0,5%) e la Puglia (-4,2%). Per la Sardegna e la Sicilia, infine, è stato registrata una tendenza di -7,9% e -9,0 punti.