Firmato a Trieste il protocollo d’intesa per la valorizzazione del Porto Vecchio, primo scalo petrolifero del Mediterraneo e secondo ancoraggio ferroviario d’Italia. Si tratta di un’iniziativa che prevede interventi di sviluppo territoriale attraverso il recupero e la valorizzazione del patrimonio esistente. L’accordo è stato sottoscritto dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dal governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, dal Sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, e dal commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Trieste, Zeno D’Agostino. Presente all’evento anche il Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini.
L’intesa fa leva sullo stanziamento di 50 milioni di euro approvato dal Cipe il primo maggio scorso e finalizzato alla creazione, nel polo marittimo triestino, di un grande attrattore culturale transfrontaliero. L’intervento finanziario a beneficio del Porto Vecchio rientra nel Piano Turismo e Cultura del MiBACT, teso a realizzare un esemplare intervento di sviluppo territoriale mediante il recupero e la valorizzazione del patrimonio e paesaggistico.
Le parti contraenti s’impegnano, tra le altre cose, a realizzare le opere per l’infrastrutturazione e l’inserimento dell’area del Porto Vecchio nel tessuto cittadino e a elaborare il Piano strategico di valorizzazione predisponendo gli strumenti urbanistici necessari. Un altro aspetto dell’intesa riguarda la realizzazione, entro trenta giorni da parte dei soggetti firmatari, di un Tavolo senza oneri finanziari, coordinato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, al quale potranno essere invitati rappresentanti di altre Amministrazioni ed Enti, con il compito di dare attuazione al protocollo stesso. E se per il Sindaco di Trieste il polo giuliano potrà diventare un polmone per il futuro economico della regione, il commissario D’Agostino ha ricondotto la portata dell’iniziativa al contesto di un Porto, quello di Trieste, che nei primi cinque mesi del 2016 ha contato solo su numeri positivi: primo in Italia con 57 milioni di tonnellate movimentate, primo Porto petrolifero del Mediterraneo e secondo Porto ferroviario della Penisola.