Il Piano del colore all’interno della pianificazione urbanistica, si caratterizza come uno strumento di coordinamento degli interventi di manutenzione, restauro, risanamento e ristrutturazione dei paramenti murari dell’edilizia d’interesse storico, artistico e ambientale, comprendendo non solo le superfici intonacate e tinteggio, ma tutto l’insieme del progetto architettonico.
Il Piano è inserito nel programma Lab.net Plus “Rete transfrontaliera per la valorizzazione dei paesaggi e delle identità locali”, finanziato con fondi regionali e comunitari. Un’iniziativa che parte dal rilievo di tutti gli elementi delle facciate degli edifici delle vie centrali di Castelsardo e prevede una specifica tinteggiatura per ciascun immobile, compresi gli elementi di arredo (portoni, finestre, tende solari, insegne).
Il programma Lab.net Plus prevede quattro laboratori per i centri storici di Metalla e il Mare, Meilogu e Alta Marmilla nonché per la Comunità montana Gennargentu-Mandrolisai, con il coinvolgimento in itinere di altri 51 comuni; due Piani pilota per il colore del centro storico, a Castelsardo appunto e a Luogosanto; la riqualificazione di Casa Podda, a Sadali, per la promozione di prodotti locali; la redazione del Puc intercomunale tra i Comuni di Escolca, Gergei, Gesico, Mandas, Serri, Abbasanta, Ghilarza e Corbello; la predisposizione del Puc nei Comuni di Banari, Bono, Burgos, Cossoine, Giave, Monti, Osilo, Pozzomaggiore, Romana, Siligo, Thiesi, Torralba, Borone, Fonni, Ierzu, Meana Sardo, Villanovadula, Barumini, Ussaramanna; la redazione di un piano particolareggiato sperimentale per il centro storico di Lunamatrona.
“L’urbanistica cambia, si evolve, sta al passo coi tempi – ha detto l’assessore regionale degli Enti locali, finanze e urbanistica, nonché presidente di Anci Sardegna e Sindaco di Santadi, Cristiano Erriu -. Non è più l’urbanistica dei piani regolatori di un tempo. Oggi si presta molta più attenzione alla qualità urbana, alla salvaguardia dei dettagli dei singoli edifici che possiedono un valore storico, ma si presta anche un particolare riguardo alla partecipazione dei singoli cittadini nelle scelte urbanistiche. Il lavoro fatto a Castelsardo è un pezzo di un’idea più ampia che coinvolge altri centri sardi minori, di diversi territori e di classe dimensionale differente. A Castelsardo va riconosciuto un ruolo d’avanguardia, pionieristico, che servirà anche ad altri comuni interessati a replicare questo genere di strumenti e di approcci metodologici”.