La commissione Trasporti della Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge che rende obbligatoria l’installazione di sensori anti abbandono sui seggiolini auto.
Introdurre questi dispositivi in auto è una priorità, nel nostro Paese, tra il 2011 e maggio 2018, sono almeno dieci i casi accertati. Con l’introduzione di questo sistema, un segnale luminoso e acustico avviserà i genitori della presenza del bambino in auto anche quando si spegne la macchina, così da evitare che i bimbi vengano dimenticati dentro l’abitacolo.
Sono stati sette i disegni di legge che hanno ottenuto la sede legislativa che consente di approvare il provvedimento in commissione senza passare dall’Aula. Tutti prevedono una modifica dell’articolo 172 del Codice della strada che renderà obbligatorio l’acquisto di un dispositivo acustico e luminoso anti-abbandono.
Perché l’obbligo sia effettivo bisognerà aspettare il passaggio del testo in Senato e attendere il decreto ministeriale che stabilirà le caratteristiche dei dispositivi idonei. Il Mit avrà 60 giorni a disposizione dall’entrata in vigore della legge, ma si tratta di un termine non vincolante. Il testo del disegno di legge dispone che l’obbligo dovrà scattare entro il 1 luglio 2019.
Per imporre il dispositivo anti-abbandono come dotazione obbligatoria a chi produce il veicolo o il seggiolino, sarebbe stata necessaria una norma europea. Quindi il testo prevede esclusivamente un obbligo di utilizzo per chi trasporta bambini fino a quattro anni, se conduce autovetture e autocarri (come furgoni o tir), mentre sono esclusi pullman e pulmini. Le sanzioni sono quelle già previste per chi non allaccia la cintura o fa viaggiare i bambini senza il seggiolino: una multa da 81 euro, una decurtazione di 5 punti e, in caso di recidiva nel biennio, la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi. Le caratteristiche del dispositivo saranno fissate da un decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che dovrà anche vagliare l’idoneità di quelli già in commercio.
La commissione ha approvato anche un emendamento al testo, di due soli articoli, che apre la porta alla possibilità di prevedere “agevolazioni fiscali, limitate nel tempo” per l’acquisto dei dispositivi. L’arrivo dello sconto dipenderà però dall’esito dell’interlocuzione tra Mit e ministero dell’Economia sulle risorse. A tal proposito, nei prossimi mesi, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti lavorerà in stretta collaborazione con il Ministero dell’Economia per trovare le adeguate coperture finanziarie, probabilmente già in legge di Bilancio.
“Con l’approvazione di questa legge si porta a compimento un primo tassello per evitare tante morti assurde dovute a una banale distrazione”, ha detto il sottosegretario alle Infrastrutture e ai trasporti Michele Dell’Orco. “Proprio per l’importanza che per noi rivestono i dispositivi salva-bebè, il nostro impegno é quello di garantire incentivi fiscali per l’acquisto”