Dall’inizio dell’emergenza i Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (Sapr) del corpo dei vigili del fuoco hanno effettuato circa 9 ore di volo per l’acquisizione di immagini e video. Per tale attività sono stati impiegati droni ad ala fissa ed ala rotante. Questi ultimi, per caratteristiche tecniche, sono stati utilizzati per realizzare immagini e video sia delle operazioni di soccorso che dei luoghi colpiti dal sisma.
I Sapr ad ala rotante, inoltre, sono stati utilizzati nelle attività di ricerca in edifici pericolanti e per verifiche puntuali in contesti pericolosi o ad elevato sviluppo verticale. Occorre operare concretamente nel più breve tempo possibile. Per questo è anche necessario tra le altre cose, l’avvio di un programma di monitoraggio del livello di vulnerabilità di tutti edificio delle zone a rischio, con l’elaborazione di un fascicolo del fabbricato e della certificazione sismica.