Valgono quasi 4 miliardi 500 milioni di euro i 34 progetti che la Città metropolitana di Milano ha consegnato ad Anci, la quale, come da accordo presso con le città metropolitane, li presenterà al Governo per l’accesso ai fondi europei del Recovery Fund.
L’attenzione è dedicata in particolare ai progetti inerenti le infrastrutture per la mobilità, compresa quella ciclabile e quella elettrica; l’ambiente e la riforestazione urbana; la digitalizzazione, la modernizzazione e la riqualificazione energetica e strutturale del patrimonio edilizio; le politiche attive del lavoro e i giovani; il turismo 4.0.
Tutti i progetti, e le relative schede, redatti nel rispetto delle linee guida presentate dal Governo e coerenti ai cluster tematici individuati, saranno adesso valutate dal Governo, assieme a quelle delle altre città metropolitane.
La parte più rilevante, oltre due miliardi e cinquecento milioni, riguarda le infrastrutture per la mobilità, e questo perché in territorio ad alta mobilità come quello milanese si deve, da una parte favorire la mobilità dall’altra guidare una transizione verso la sostenibilità ambientale, che tradotto vuol dire potenziamento del trasporto pubblico e della mobilità dolce. Ecco allora i progetti sul prolungamento delle linee metropolitane a Paullo (M3), a Trezzo sull’Adda (M2), a Segrate (M4); la riqualificazione delle fermate delle linee RFI di Opera e di Poasco; il potenziamento delle piste ciclabili.
Altri interventi riguardano la riqualificazione della viabilità metropolitana con tutta una serie di interventi per quasi 140 milioni sulle strade.
Altra parte fondamentale è quella della messa in sicurezza, della digitalizzazione e dell’adeguamento energetico degli edifici scolastici, interventi questi che valgono oltre cinquecento milioni di euro.
Ci sono poi tutti i progetti riguardanti l’ambiente, come quello per sostenere la riforestazione urbana, o quello gestione e l’efficientamento delle risorse idriche metropolitane, i territori resilienti e gli interventi di rigenerazione urbana, o ancora quello suggestivo del rilancio della navigabilità delle vie d’acqua metropolitane.
Altri interventi, infine, concernono il lavoro e i giovani, con il progetto Hub giovani e interventi mirati per le politiche attive del lavoro; e l’Idroscalo, il grande Parco metropolitana, da rilanciare come polo sportivo, ambientale e tecnologico.
“I fondi del Recovery Fund sono una grande occasione per l’Italia. – Afferma la vice sindaca metropolitana Arianna Censi- E per l’area metropolitana milanese in particolare rappresentano una occasione di rilancio ambiziosa e necessaria.
“I progetti infatti possono rappresentare una svolta nel senso di sviluppo delle infrastrutture, della tutela ambientale, della digitalizzazione: in pratica, possono dare concretezza al futuro della metropoli milanese che, giova ricordarlo, è l’area più avanzata del Paese”.
“Nel ringraziare Anci, i Sindaci del territorio – conclude Arianna Censi – e augurarmi che le nostre proposte siano accettate, voglio ricordare che è anche dal rilancio delle aree metropolitane, così come più volte ribadito dall’Unione Europea, che passa la crescita, il benessere e lo sviluppo del Paese.”
“Credo che questo sia il momento giusto – dichiara il consigliere delegato al Bilancio Francesco Vassallo – per un cambio di passo. I fondi del Recovery Fund potrebbero essere un importante contributo per realizzare quegli interventi necessari al benessere dei nostri cittadini e alla crescita e allo sviluppo del nostro territorio.”