Impianti per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili, batterie per l’accumulo di energia, un nuovo sistema per la mobilità elettrica, interventi per una maggiore efficienza energetica rivolti a ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera: è questo il progetto del Comune di Pantelleria e di Terna Plus, la società che sviluppa e gestisce le attività non regolate. Un programma per rendere l’isola un vero esempio di sostenibilità e di tecnologia all’avanguardia, capace di generare benefici per l’ambiente. La firma di un protocollo d’intesa con l’obiettivo di aumentare su tutto il territorio isolano la diffusione delle energie pulite, riducendo al tempo stesso l’impiego delle fonti fossili per la produzione di elettricità. A Pantelleria, come in altre isole non connesse alla rete nazionale, la produzione di energia elettrica è generalmente affidata a motori alimentati a gasolio, che disperdono nell’ambiente quasi i tre quarti dell’energia sotto forma di calore refluo, molto impattante sia dal punto di vista acustico che ambientale. L’elettricità così prodotta ha inoltre un costo di circa 6 volte superiore rispetto a quello del resto della Penisola, che si traduce in un onere maggiore in bolletta di 60 milioni di euro l’anno su base nazionale. Attualmente il Comune di Pantelleria è autosufficiente dal punto di vista della produzione e della distribuzione dell’energia elettrica, ma utilizza le fonti fossili per quasi la totalità del fabbisogno elettrico, con una produzione pari a 44.000 MWh annuali. La generazione di energia da fonti rinnovabili è invece ancora limitata nonostante il territorio presenti grandi possibilità di sviluppo e sfruttamento. Da qui la possibilità d’integrare progressivamente l’energia tradizionale con quella da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di portare queste ultime a una quota di circa il 30% del totale. L’accordo nasce dalla volontà di operare per il raggiungimento degli obiettivi definiti dal documento dell’Unione Europea: “Energia per un mondo che cambia”.