Il grande orologio digitale, installato all’ingresso dell’AdiDesign Museum di Milano, scandisce il tempo svelando progressivamente oltre 110 musei e archivi dedicato al mondo dell’impresa, l’impatto visivo valorizza storie di persone che hanno inventato e prodotto affermate realtà da zero. Sul quadrante dell’orologio ogni minuto si succedono le immagini identitarie di musei e archivi mentre il movimento della lancetta dei secondi compone ogni volta un quadrante diverso. L’iniziativa è realizzata da una collaborazione fra Assolombarda e Museimpresa, l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa.
L’installazione permanente, metafora della stratificazione nel tempo della cultura d’impresa, racconta oltre 110 musei e archivi aziendali è stata progettata da Narrative Environments Operas e valorizza in modo immediato e visivo i musei e gli archivi d’impresa, luoghi che conservano oggetti e documenti per raccontare storie straordinarie, di donne e uomini che, consapevoli della dignità del fare impresa, hanno inventato, sperimentato, prodotto, costruito benessere, lavoro, bellezza e inclusione sociale.
Ogni museo è rappresentato da un’immagine identitaria che si alterna, ogni minuto, a quelle degli altri musei e archivi sul quadrante dell’orologio, metafora della stratificazione nel tempo della cultura di impresa, il movimento della lancetta dei secondi compone ogni volta un quadrante diverso. Il pendolo, con la sua scansione ritmica, è la rappresentazione simbolica di passato, presente, futuro, e racconta della capacità delle aziende di guardare alla propria storia, di operare oggi, ma di volgere lo sguardo al futuro in un processo di continua innovazione.
Sui social di Assolombarda e Museimpresa con #unmuseoalminuto verranno approfonditi i contenuti dei musei e degli archivi d’impresa coinvolti nell’iniziativa. Ogni settimana, il lunedì, il mercoledì e il venerdì, da febbraio fino a ottobre sul profilo Instagram di Museimpresa verranno raccontate le storie degli archivi e musei che partecipano all’iniziativa, pubblicando l’immagine del loro quadrante. L’obiettivo è di far conoscere al pubblico l’incredibile patrimonio custodito negli archivi e nei musei e avvicinare anche il pubblico più giovane alla cultura d’impresa.
“Negli archivi e nei musei delle imprese italiane è custodito e raccontato il patrimonio della sapienza manifatturiera e della qualità dei servizi, ancora oggi motore di sviluppo sostenibile e cardine d’una diffusa cultura economica, sociale e civile, dichiara il Presidente di Museimpresa Antonio Calabrò, e sono proprio gli archivi e i musei d’azienda a lavorare sulla custodia della memoria come leva di consapevolezza storica e di rilancio dei valori delle imprese. Nei musei e negli archivi d’impresa è raccontata la storia passata, motore di trasformazione; infatti, l’identità delle imprese italiane dimostra che si può innovare senza perdere di vista la tradizione e facendo della tradizione una leva di cambiamento e di competitività”.
I musei e gli archivi d’impresa appartengono ad aziende storiche, fondate oltre un secolo fa e attive da decenni, e riflettono la varietà e la qualità del tessuto industriale e imprenditoriale italiano, dal design alla chimica e alle assicurazioni, dalla produzione di macchine per caffè alle società sportive, dai giganti della gomma e della plastica all’industria tessile, fino agli Archivi storici d’Italia.