Con l’Accordo di Programma Quadro ‘Valli dell’Ossola’, firmato oggi a Torino, salgono a 65 le aree interne che hanno definito ed eventualmente avviato i propri progetti sul territorio, su un totale delle 72 ricomprese nella Strategia Nazionale. A sottoscrivere l’intesa insieme al ministro Mara Carfagna sono stati i presidenti della Regione Piemonte e dell’Unione Montana Valli dell’Ossola, Alberto Cirio e Bruno Toscani.
L’APQ ‘Valli dell’Ossola’ è l’ultimo tra i quattro previsti in Piemonte a ottenere la firma (gli altri sono Valli Maira e Grana, Val Bormida, Val di Lanzo) e anche quello più consistente sul piano economico. Prevede infatti investimenti per 12.027.500 euro, che derivano dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (4 milioni di euro, che potranno diventare 4,45 milioni, assorbendo anche la quota POR FSE), dalla Legge di Stabilità 2015 (3,74 milioni), dal PSR FEASR (2,5 milioni) e da risorse pubbliche locali (1,33 milioni).
Dell’area fanno parte 21 Comuni: Villadossola (capofila), Anzola d’Ossola, Antrona Schieranco, Bannio Anzino, Bognanco, Calasca-Castiglione, Ceppo Morelli, Crevoladossola, Domodossola, Druogno, Macugnaga, Masera, Montescheno, Ornavasso, Piedimulera, Pieve Vergonte, Premosello-Chiovenda, Seppiana, Vanzone Con San Carlo, Viganella e Vogogna.
I progetti previsti dall’APQ sono finalizzati per 4,49 milioni di euro alla fornitura di servizi essenziali e per 7,54 milioni di euro allo sviluppo locale.
Tra i servizi essenziali rientrano l’incremento della domiciliarietà delle cure e la valorizzazione della componente territoriale delle prestazioni sanitarie e assistenziali, ma anche lo sviluppo nel campo dell’istruzione di attività formative extra-curricolari, che consentano un’apertura prolungata delle scuole, e un miglioramento della mobilità interna alle valli tra i centri minori e quelli fornitori di servizi (Domodossola e Villadossola), nonché un’accessibilità più sostenibile sul piano ambientale alla stazione invernale di Macugnaga e l’allestimento di un sistema di trasporto a chiamata rivolto ai turisti.
Per quanto riguarda invece gli interventi per lo sviluppo, tra i principali vi è il recupero del polo di archeologia industriale della Bulloneria Morino a Vogogna, che diventerà un ‘Museo delle economie montane e della sostenibilità’ e luogo di formazione universitaria. Inoltre, è prevista la realizzazione di una centralina idroelettrica sul Rio Tambach, al servizio soprattutto degli impianti di risalita, e di due centraline di cogenerazione, che consentiranno di liberare nuove risorse da investire in parte in servizi per la cittadinanza.
Fonte: Ministro per il Sud e la Coesione territoriale