“PagoPA” il sistema dei pagamenti elettronici a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi è un obbligo per tutti i Comuni
PagoPA è un’iniziativa che consente a cittadini e imprese di pagare in modalità elettronica la Pubblica Amministrazione. È un sistema di regole, standard e strumenti definiti dall’Agenzia per l’Italia Digitale e accettati dalla Pubblica Amministrazione, dalle Banche, Poste ed altri istituti di pagamento ( Prestatori di servizi di pagamento – PSP) aderenti all’iniziativa idonea a favorire e rendere più agevoli i pagamenti verso la pubblica amministrazione da qualunque conto corrente.
PagoPA garantisce a privati e aziende sicurezza e affidabilità nei pagamenti semplicità e flessibilità nella scelta delle modalità di pagamento e trasparenza nei costi di commissione.
Le Pubbliche Amministrazioni dall’attuazione del sistema riceveranno certezza e automazione nella riscossione degli incassi;riduzione dei costi e standardizzazione dei processi interni; semplificazione e digitalizzazione dei servizi.
Il sistema è stato realizzato da AgID (Agenzia per l’Italia digitale) in attuazione dell’art. 5 del Codice dell’Amministrazione Digitale e dal D.L. 179/2012. AgID ha predisposto le Linee guida ( Gazzetta Ufficiale – Serie generale n. 31 del 07.02.2014 – ai sensi dell’articolo 5, comma 4 del Decreto Legislativo n. 82/2005 recante “Codice dell’Amministrazione Digitale” (CAD) che definiscono regole e modalità di effettuazione dei pagamenti elettronici e ha realizzato inoltre l’infrastruttura tecnologica Nodo dei Pagamenti-SPC,che assicura l’interoperabilità fra gli attori coinvolti nel sistema.
AgID ha previsto altresì un sistema di monitoraggio per verificare l’andamento della diffusione del progetto pagoPA; tale sistema prevede la pubblicazione trimestrale di rapporti che contengono dati sulle adesioni, sugli enti attivi e sulle operazioni di pagamento effettuate.
Nel percorso di attuazione della strategia per la crescita digitale il sistema dei pagamenti elettronici pago PA rappresenta un progetto strategico che consente a cittadini ed imprese di eseguire pagamenti in modalità elettronica scegliendo liberamente il prestatore di servizio, gli strumenti di pagamento e il canale tecnologico preferito, e alle pubbliche amministrazioni di velocizzare la riscossione dei crediti (esito in tempo reale e riconciliazione certa ed automatica), ridurre i costi e uniformare i servizi agli utenti.
Le pubbliche amministrazioni sono obbligate per legge ad aderire al sistema e a programmare le attività di implementazione dei servizi entro il 31 dicembre 2015 come dal documento “Linee Guida” sopracitato.
Considerando il numero delle amministrazioni coinvolte e dei relativi servizi, il completamento dell’attivazione di questi – in coerenza con il piano di crescita digitale – il suddetto termine ,come si accennerà in seguito è stato differito al 31 dicembre 2016.
L’AgiD a sostegno dell’iniziativa pagoPA ha avviato, in collaborazione con le pubbliche amministrazioni e altri soggetti istituzionali, attività di diffusione del Sistema (scadenze, benefici, adempimenti, servizi prioritari), aggiornamento della programmazione di adesione ed attivazione territoriale: sono stati già effettuati incontri con le regioni, le amministrazioni centrali, le città metropolitane e i grandi comuni, sono in programmazione ulteriori riunioni con i beneficiari del sistema (associazioni di categoria di imprese e cittadini) , i PSP e gli operatori ICT.
Con la Determinazione n.103 del 16 ottobre 2015 sono state adottate dall’Agenzia per l’Italia Digitale le nuove versioni delle specifiche attuative delle linee guida per i pagamenti elettronici in favore di pubbliche amministrazioni e gestori di pubblici servizi.
In detta disposizione l’’obbligo per le pubbliche amministrazioni di accettare i pagamenti elettronici è slittato di un anno a causa delle difficoltà che incontrano molti Comuni ed enti locali per adeguarsi alla normativa. Ancora una volta si evidenzia la differenza e la distanza tra i grandi comuni e i piccoli comuni. La città di Torino, con la Soris, società di riscossione dei tributi interamente partecipata dal comune ,è passata al nuovo sistema centralizzato, che ora consentirà sia di pagare online tributi aggiuntivi, sia di fare accedere al servizio un numero maggiore di persone». Ad esempio, nel Comune di Torino, i titolari di un conto corrente alla Posta, fino a oggi non potevano pagare perché il Comune aveva un accordo solo con alcuni istituti di credito e non con altri. Se le grandi città, soprattutto quelle metropolitane, si stanno attrezzando per risolvere il problema, gli enti locali di piccole dimensioni non hanno il necessario sostegno. Si riscontra invece una grande attenzione dei principali istituti di credito (i cosiddetti Payment service provider, necessari per consentire di effettuare i versamenti) a testimonianza di una maggiore flessibilità e disponibilità sia tecnica ed economica del mondo privato rispetto a quello pubblico. È necessario però che il Sistema enti locali si muova rapidamente ed in modo coordinato per ottemperare all’obbligo di poter far accedere al sistema entro il 31 dicembre 2016 sia i grandi che i piccoli comuni.