Nel corso dell’audizione dinanzi alle Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato svolta il 18 aprile, l’ANCI ha esposto le proprie considerazioni sul DEF (Documento di economia e finanza per il 2017) presentato dal Governo.
In linea generale è stato espresso un complessivo apprezzamento per quanto riguarda le linee di azione volte a consolidare i segnali di ripresa dell’economia, il sostegno agli investimenti pubblici e privati, il contrasto all’evasione fiscale e la razionalizzazione della spesa pubblica.
Ha preso atto dell’entità dello sforzo richiesto ai Comuni, che hanno subito un taglio di 9 miliardi sui trasferimenti erariali nell’arco temporale 2010/2016, mentre il blocco della leva fiscale ha prodotto una riduzione dell’1,4 per cento delle entrate, con la compressione del principio dell’autonomia impositiva posta alla base della Legge di delega n. 42/2009 sul federalismo fiscale.
Ha rilevato la necessità di contenere l’indebitamento degli enti locali, che si presenta in misura inferiore del 2 per cento rispetto a quello dell’intera P.A.
Il Riassetto della RISCOSSIONE LOCALE, con la trasformazione di EQUITALIA , non risolve da sola le inefficienze che ostacolano il conseguimento degli obiettivi di semplificazione più volte richiamati nel DEF, per cui si rende necessario attivare misure ordinamentali e di riorganizzazione del sistema che tengano conto del fatto che i crediti tributari e patrimoniali dei Comuni sono strutturalmente di minore entità rispetto alle entrate erariali e debbono quindi essere opportunamente disciplinate.
La Riforma del Catasto dovrebbe procedere, secondo l’ANCI, in parallelo con il completamento delle basi dati catastali, senza aumento della pressione fiscale, coinvolgendo in modo attivo i Comuni in tale processo.
É stata evidenziata la sofferenza in cui versano le Città Metropolitane, che richiede nuove regole tali da abolire l’attuale intrigo di contributi e prelievi e forniscano indirizzi precisi in ordine alle funzioni operative ed alle strategie di detti Organismi.
Suggerimenti sono stati forniti in ordine alle misure a sostegno della ricostruzione delle zone colpite da eventi sismici.
É stata richiamata l’esigenza di ulteriori semplificazioni nel Programma Nazionale delle Riforme (PNR) con riferimento ai vincoli ed agli adempimenti contabili dei Comuni.
Giudicata positivamente la istituzione della BANCA DATI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (BDAP).
Auspicata la proroga di un anno degli obblighi di tenuta della contabilità economico-patrimoniale, o il differimento alla fine di settembre di tali obblighi in corrispondenza della formulazione del bilancio consolidato.
Alcuni rilievi hanno riguardato il personale degli enti locali, tra cui l’impatto economico dei rinnovi contrattuali.
Particolare attenzione è stata richiamata sulla RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA FISCALE, rilevando che l’introduzione dell’IMU e l’azzeramento dei trasferimenti statali ai Comuni hanno prodotto un sistema insostenibile, che rende necessaria ed urgente una revisione dell’intero assetto delle entrate, a cominciare dalla unificazione dei tributi immobiliari, onde eliminare l’attuale confusione che rende impossibile distinguere correttamente IMU e TASI. Da riprendere anche il tema della compartecipazione ai tribute erariali, in funzione del superamento dell’attuale concetto di ristoro dei tributi aboliti.
É stata anche auspicata una completa ridefinizione dell’IMPOSTA DI SOGGIORNO, tale da superare le attuali difficoltà operative ed i rischi di elusione del tributo, mediante la precisazione del ruolo dei gestori delle strutture ricettive, l’applicabilità all’imposta delle norme di rilievo generale riguardanti accertamento, riscossione rimborsi e sanzioni , nonché la estensione della facoltà di istituzione dl tributo a tutti i Comuni.
Altri rilevi emersi nel corso dell’audizione hanno riguardato:
il Fondo di solidarietà comunale 2017;
le sentenze giurisdizionali sugli interventi di determinazione e riparto delle risorse comunali;
il dissesto e predissesto;
il welfare;
lo sviluppo sostenibile;
la sicurezza;
il riequilibrio territoriale e Mezzogiorno.