Nella seduta del 27 aprile il voto favorevole di Camera e Senato sul DEF.
Sul documento l’ANCI, in occasione dell’audizione del 18 aprile dinanzi alla Commissione Bilancio, ha espresso una valutazione complessivamente positiva, prendendo atto che viene riconosciuto il contributo al risanamento che gli enti locali ed in particolare i Comuni hanno fornito, come d’altra parte rilevato anche dalla Corte dei Conti e dalla Banca d’Italia.
Essendo stata confermata una scelta di politica economica sull’impianto della legge di stabilità per il 2016, legata per i Comuni ad una sostanziale tenuta della spesa corrente ed all’incremento degli investimenti, l’ANCI ha chiesto l’avvio di un confronto volto alla individuazione di regole e strumenti idonei a consentire il corretto esercizio dell’autonomia finanziaria ed impositiva.
Riguardo al Catasto, considerata la parziale attuazione della delega con la sola revisione delle Commissioni censuarie, si è auspicata la ripresa del processo di riforma con il coinvolgimento dei Comuni.
Circa la riscossione locale, malgrado il mancato esercizio della delega fiscale, si è richiamata l’attenzione sulla necessità di un intervento legislativo finalizzato al riassetto del sistema mediante la revisione della disciplina dell’ingiunzione, risalente ormai ad oltre un secolo, allo snellimento delle procedure per gli importi di modesta entità, al potenziamento delle misure di trasparenza in presenza di aziende private operanti nel settore, alla previsione di norme che facilitino la gestione diretta da parte degli enti locali.
Sul vincolo di finanza pubblica, per il quale il Governo ha rinviato al disegno di legge di modifica della Legge n. 243/2012, l’ANCI ravvisa la necessità che venga mantenuto il Fondo pluriennale vincolato (FPV) senza alcuna limitazione temporale.
Condizione essenziale perché le Città Metropolitane (come pure le ex Province) possano affrontare il bilancio 2016 viene indicata nell’abolizione delle sanzioni per le violazioni del patto di stabilità 2015.
Proposte utili per un intervento normativo urgente sugli enti locali vengono considerate, tra le altre, il ristoro delle spese sostenute dai Comuni sedi di uffici giudiziari, l’abolizione del DUP, il sostegno degli investimenti a favore dei Comuni fino a 1.000 abitanti, l’estensione ai Comuni della possibilità di ristrutturazione dei mutui e delle obbligazioni.
E’ stata, poi, richiamata l’attenzione sul quadro delle recenti sentenze dei giudici amministrativi ed ordinari riguardanti la metodologia effettuata dal MEF nel periodo 2009/2012 sul riparto delle risorse compensative ai Comuni in corrispondenza del passaggio dall’ICI all’IMU e conseguenti al minor gettito per gli immobili del gruppo catastale D. In particolare, la sentenza del Consiglio di Stato n.5008/2015, rispetto alla quale si chiede una definizione per via negoziale.
E’ stato infine chiesto al Governo di ristorare le somme che sono state ingiustamente non attribuite a titolo di addizionale sui diritti di imbarco aeroportuale spettanti ai Comuni che ospitano tali insediamenti o con essi confinanti.