Il Piano Finanziario per le tariffe TARES va attentamente esaminato dal Consiglio Comunale

Il TAR PUGLIA, con la sentenza n. 00426 depositata il 3 marzo 2016, ha preso in esame il ricorso proposto da alcuni operatori del settore alberghiero avverso la deliberazione del Comune concernente la disciplina della TARES per l’anno 2014, lamentando la sperequazione delle utenze non domestiche rispetto alle altre utenze.

Il Collegio ha rilevato gli aspetti critici della suddetta delibera, in particolare la mancanza di una idonea istruttoria a supporto della previsione che il costo del servizio di smaltimento per le utenze non domestiche abbia inciso in maniera più significativa rispetto a quelle domestiche, in modo tale da determinare una tariffa molto più alta.

Non è sufficiente, ad avviso del TAR , che la delibera abbia recepito il PIANO FINANZIARIO redatto dal gestore del Servizio in base alla vigente normativa: spetta, infatti, al Consiglio Comunale, in quanto organo di indirizzo politico e di controllo dell’Ente ai sensi dell’art. 42 del T.U.E.L., di effettuare una adeguata ponderazione degli elementi valutativi del PIANO, che possono essere attinti da studi economici di settore, da attività di sondaggio a carattere locale, in modo che venga dimostrata la effettiva incidenza del costo del servizio di raccolta, smaltimento e trasformazione dei rifiuti urbani, in relazione alle diverse categorie di utenti.

Per questa ragione è stata ritenuta illegittima la delibera in questione, non supportata da adeguati element.