Nella seduta n. 24 del 13 aprile 2017, il Consiglio dei Ministri ha approvato in sede definitiva un decreto legislativo che corregge il codice dei contratti pubblici n. 50/2016, in attuazione della legge di delega n. 11/2016.
Le modifiche ed integrazioni sono state introdotte tenendo conto delle consultazioni del Parlamento, delle osservazioni dell’ANAC, dei pareri del Consiglio di Stato e della Conferenza unificata, nonché delle segnalazioni pervenute dalle categorie dei soggetti destinatari del provvedimento.
I correttivi si muovono in tre direzioni:
coordinamento ai fini di una più agevole lettura ed interpretazione del testo;
integrazioni volte a migliorare la portata di alcuni istituti, sulla base dei suggerimenti del Consiglio di Stato;
modifiche conseguenti alle criticità evidenziate nella prima fase attuativa del codice.
In particolare, tra le novità si evidenziano:
la previsione di un periodo transitorio per l’appalto integrato;
l’uso dei parametri per calcolare i compensi a base di gara per le progettazioni;
la previsione di una soglia minima pari a 150 milioni di euro per il ricorso all’istituto del contraente generale;
l’integrazione della disciplina delle varianti;
la soglia del trenta per cento per il valore dei subappalti;
le semplificazioni procedurali, tra cui la conferma dei pareri acquisiti e delle intese già rese dalle amministrazioni nel caso di nuovi appalti che non subiscano variazioni rispetto a quelli svolti in precedenza;
l’obbligo per le amministrazioni di scegliere i collaudatori da un apposito albo.