La Commissione europea ribadisce gli orientamenti per la promozione degli edifici ad energia quasi zero e traccia le linee guida affinchè gli edifici di nuova costruzione siano innovativi ed efficienti dal punto di vista energetico. La Commissione ricorda inoltre che “la direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia è attualmente in fase di revisione; tale revisione valuterà la necessità di misure supplementari per il 2030 che dovrebbero poggiare su solide basi. Di conseguenza, la completa attuazione dei requisiti relativi agli edifici ad energia quasi zero per il 2020 riveste un’importanza fondamentale”. Per assicurare il raggiungimento del programma Bruxelles esprime cinque diverse raccomandazioni: adoperarsi più a fondo per attuare completamente e far rispettare in tutti gli Stati membri le disposizioni della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, affinché tutti gli edifici di nuova costruzione siano ad energia quasi zero entro i termini stabiliti dalla direttiva stessa; elaborare le definizioni nazionali di “edificio ad energia quasi zero” con un grado sufficientemente elevato di ambizione (non inferiore al previsto livello ottimale sotto il profilo dei costi per i requisiti minimi) e ad utilizzare le fonti energetiche rinnovabili nell’ambito di una progettazione integrata volta soddisfare il modesto fabbisogno di energia degli edifici ad energia quasi zero; introdurre sanzioni differenziate per gli edifici di nuova costruzione dopo l’entrata in vigore dei requisiti relativi agli edifici rinnovati nel rispetto dei nuovi standard; la Commissione europea raccomanda un collegamento più stretto tra le politiche, le misure e gli stessi obiettivi in materia di edifici ad energia quasi zero. Per facilitare la comunicazione delle informazioni è stato messo a disposizione degli Stati membri un modello il cui uso non è obbligatorio, ma consigliato per facilitare la comparabilità e l’analisi dei piani. La finalità è quella di accelerare il più possibile l’elaborazione di politiche a sostegno della ristrutturazione degli edifici esistenti trasformandoli in strutture più sostenibili. Gli Stati membri dovranno a tal fine elaborare pacchetti strategici per offrire agli investitori la necessaria garanzia di stabilità a lungo termine in ambito di edilizia sostenibile.