Dopo la Francia, è ora indubbiamente nel mirino dei jihadisti dell’Isis la Gran Bretagna. Lo ha dimostrato inequivocabilmente l’attacco di sabato sera al London Bridge e al Borough Market, preceduto dalla strage di Westminster e di quella di Manchester. A questo punto la domanda è: come reagisce il Governo britannico? “Siamo stati troppo tolleranti con gli estremisti”, ha ammesso il premier Theresa May. Come al solito, le polemiche non risparmiano le forze di sicurezza, giacchè quasi sempre gli attentati sono realizzati da elementi conosciuti e segnalati più volte dalla polizia e dai servizi di intelligence. Ma le aggressioni avvengono lo stesso. Ovviamente – rispondono i vertici degli apparati di sicurezza – non è possibile sorvegliare h24 tutti i potenziali terroristi. Gli esperti stimano, infatti, che nel Regno Unito ci siano almeno 3000 jihadisti pronti a entrare in azione, protetti da un bacino di circa 20mila simpatizzanti e fiancheggiatori. Va dato atto, comunque, che negli ultimi due mesi le forze dell’ordine britanniche abbiano sventato cinque complotti. Intanto, mentre Manchester e Londra riprendono a vivere rifiutando la logica della paura, Theresa May ha convocato il Gruppo Cobra, un vero e proprio comitato d’emergenza di altissimo livello che si riunisce nei momenti in cui la sicurezza nazionale sia più a rischio.
Il Cobra (Cabinet Office Briefing Rooms), appunto, è il comitato di coordinamento e strategia del governo britannico, istituito per rispondere a una crisi nazionale o regionale. E’ presieduto dal primo ministro britannico e vi partecipano, a seconda dei casi, anche altri ministri, i capi della polizia e i responsabili delle autorità locali coinvolte. Ha il compito di prendere decisioni rapide e efficaci in caso di crisi e di coordinare la risposta del governo centrale. Il comitato – che può evocare misure di emergenza straordinarie come, ad esempio, la sospensione del Parlamento – si riunisce a Downing Street all’interno degli edifici del Cabinet Office. La prima riunione del Cobra ha avuto luogo nel 1970 in risposta allo sciopero dei minatori del 1972, mentre gli incontri più recenti sono avvenuti a seguito dell’ attentato a Westminster del 22 marzo e quello alla Manchester Arena del 22 maggio.