Per mettere in sicurezza sismica alcuni edifici pubblici di rilevanza strategica saranno realizzati 19 interventi del valore complessivo di 63 milioni. Lo prevede l’accordo aggiuntivo firmato dal dipartimento CasaItalia della Presidenza del Consiglio e dalla Direzione generale edilizia statale e interventi speciali del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Si tratta di un secondo passaggio dell’Accordo già sottoscritto nel 2018 che contemplava la ristrutturazione e la completa messa in sicurezza sismica di 6 edifici demaniali di grande importanza, ai quali sono stati aggiunte ora altre venti infrastrutture tutte collocate in aree a forte rischio sismico.
Da segnalare fra questi interventi un ampio lavoro di riqualificazione della straordinaria Villa Madama di Roma, edificata nel cinquecento per volontà dei Papi Leone X e Clemente VII, oggi di proprietà del Ministero degli Affari esteri e sede di rappresentanza anche della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Rientrano poi nella lista dei lavori di messa in sicurezza diverse caserme di Esercito, Carabinieri e Guardia di Finanza, oltre ad alcuni Commissariati di polizia, sedi della Capitaneria di porto ed edifici pubblici adibiti a uffici del demanio. Tali strutture – delle quali 12 si trovano in zona sismica 1 (quindi ad alto rischio sismico), 6 in zona sismica 2 e 1 in zona sismica 3 – sono situate nelle seguenti regioni: Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Marche, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia.
Le opere saranno realizzate in gran parte dai Provveditorati interregionali alle opere pubbliche del Mit. Alcuni edifici adibiti ad attività militare saranno invece realizzati dai Comandi generali come nel caso della Guardia di Finanza e dal Comando generale delle Capitanerie di porto. L’accordo e il finanziamento degli interventi è reso possibile dalla disponibilità di risorse da parte del Dipartimento Casa Italia. La legge di bilancio varata l’11 dicembre del 2016 infatti ha istituito un apposito fondo per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese nei settori di spesa relativi, tra gli altri, alla prevenzione del rischio sismico.