Giacomo Montanari e Guglielmo Bernabei, giovani ma già esperti studiosi di fiscalità locale e di diritto degli enti locali, hanno presentato un primo bilancio di un percorso di studio che conducono ormai da alcuni anni. Sul tema, sono seguiti poi gli interventi di importanti interpreti e studiosi del complesso ambito delle autonomie locali, quali Giancarlo Pola, Università di Ferrara, Giorgio Macciotta, componente del direttivo della Fondazione Astrid, Andrea Ferri, responsabile dipartimento finanza locale Fondazione IFEL/ANCI, Guglielmo Fransoni, Università di Foggia, Pasquale Mirto, consulente Anci Emilia Romagna. Hanno moderato l’incontro Lucio Alessio D’Ubaldo, direttore de il Giornale dei Comuni e segretario generale Federsanità ANCI e Sergio Trovato, esperto di finanza locale di Italia Oggi. Inoltre, il sindaco di Verona, Flavio Tosi, ha esposto il punto di vista delle amministrazioni locali.
Il convegno “Fiscalità locale: alla ricerca di nuovi equilibri”, ha sviluppato una indagine attenta sul sistema dei tributi propri e delle autonomie locali, soggetto a continue oscillazioni tra due poli antitetici, ossia quello della finanza propria e quello della finanza di trasferimento. Si è avuto modo di sottolineare come, ancora oggi, la Costituzione repubblicana, nonostante le revisioni intercorse in materia di finanza locale, preveda per gli enti locali entrambe le forme di provvista finanziaria, senza però precisarne il reciproco rapporto, ossia senza indicare elementi idonei a definire il concorso che ciascuna di essa deve avere nella struttura finanziaria locale. Si è poi posta attenzione alle innovazioni apportate dalla legge di Stabilità 2016, e i relatori hanno evidenziato le lacune strutturali che il nostro ordinamento presenta in merito alla configurazione di una autentica Local Tax, che ancora tarda a definirsi.
Questo importante incontro di studio ha rilevato che la definizione di una autentica forma di service tax sembra abbandonata, in quanto non siamo dinanzi alla soppressione totale della Tasi, che si continua ad applicare sugli immobili diversi dall’abitazione principale, venendo meno quel collegamento con il costo dei servizi indivisibili forniti dai Comuni, i cui primi utilizzatori sono sicuramente i titolari di abitazione principale. Le riflessioni emerse hanno sottolineato le difficoltà di raggiungere un soddisfacente punto di equilibrio in tema di finanza locale. Il convegno ha offerto elementi utili sia per il legislatore sia per gli amministratori e gli operatori degli enti locali, in una ottica di valorizzazione delle risorse sulla base degli strumenti, spesso limitati, che l’ordinamento fornisce.