Tel Aviv ospiterà la Muni-Expo Urban Innovation Conference, un convegno dedicato alle novità tecnologiche delle smart-city che si svolgerà dal 13 al 15 febbraio. All’evento parteciperanno più di 80 delegazioni municipali di tutto il mondo. Con l’avvento del modello delle smart-city (città intelligenti), che punta alla creazione di strutture urbane tese all’ottimizzazione e all’innovazione dei servizi pubblici, è aumentata la domanda di tecnologie in grado di risolvere l’ampio spettro dei problemi gestionali di una città. E Israele sta diventando un importante punto di riferimento internazionale in questo settore. Così, sempre più Sindaci e investitori stranieri si recano nel paese mediorientale per acquisire tecnologie dedicate al controllo dei rifiuti, degli acquedotti e del traffico. I nuovi strumenti sono sviluppati secondo le diverse esigenze: si va dall’applicazione smartphone Waze per navigare nel traffico fino ai tool per garantire la locale cyber-sicurezza.
“È eccitante vedere la quantità di tecnologie israeliane rivolte alle smart-city – dichiara Eyal Feder-Levy, amministratore delegato e cofondatore di ZenCity: una start-up che consente di aggregare e analizzare i feedback dei cittadini attraverso l’intelligenza artificiale – Non è una tradizionale fiera espositiva israeliana. Infatti non abbiamo grandi città qui, nessuna grande metropoli – aggiunge – Ma penso che nell’ultimo decennio Israele sia diventato leader nel settore dell’innovazione tecnologica. In questo momento stiamo incrementando le nostre infrastrutture e le tecnologie per la sicurezza digitale”. Secondo le stime della società di consulenza finanziaria Frost & Sullivan, la fiera delle tecnologie per le città intelligenti potrebbe valere più di 1,5 trilioni di dollari entro il 2020. Tale valutazione potrebbe dare alle start-up israeliane ulteriori occasioni di crescita e di applicazioni come l’istallazione di sensori sui lampioni stradali – per spegnerli quando non sono necessari – o la gestione efficiente della spazzatura quando i cassonetti sono colmi di rifiuti.
“Risparmiamo 2 milioni di shekel all’anno grazie al nuovo sistema di organizzazione della spazzatura – annuncia Haim Bibas, Sindaco di Modi’in e presidente della Federazione delle Autorità Locali di Israele – Stiamo utilizzando dei sensori che abbiamo installato anche nei camion dei rifiuti e nei cassonetti”. Altre start-up israeliane invece stanno sviluppando degli strumenti per il parcheggio e ideando programmi per proteggere “l’Internet delle cose”, una tecnologia molto sfruttata dalle emergenti infrastrutture municipali.
La start-up ZenCity, che sarà presentata all’apertura della conferenza sulle smart-city insieme ad altre 150 aziende, aiuta i funzionari municipali a setacciare cumuli di dati e messaggi, avvisandoli dei problemi e creando una risposta. “Utilizziamo una tecnologia avanzata per capire quali siano le cose importanti per i cittadini – spiega Feder-Levy – E poi condividiamo i feedback con l’amministrazione locale”. La piccola azienda si affida all’IA (intelligenza artificiale) e all’apprendimento delle macchine per analizzare automaticamente i feedback, anche attraverso i social media o le mail. Dopo di che, ZenCity condivide i dati raccolti in un software con gli amministratori della città. Con sede a Tel Aviv, ZenCity è stata fondata nel 2015 e conta 18 impiegati. L’azienda sta lavorando con 10 città in Israele, negli USA e in Francia e sta anche condividendo la gestione di un programma pilota con la città di San Francisco.