Il Mezzogiorno l’area più colpita della Penisola con al 1° posto la Sicilia con 170 eventi (il 21% del totale), seguita da Puglia (104), Calabria (82), Campania (78). Si aggrava anche l’erosione costiera, le aree costiere sono una straordinaria risorsa ambientale, turistica e culturale ma sono minacciate da erosione, consumo di suolo ed eventi estremi.
Dati alla mano, secondo l’Osservatorio Città Clima dal 2010 a giugno 2024 è aumentato il numero degli eventi meteo estremi nei comuni costieri: 816 (+15%, 712 nel 2023) su un totale di 2.086 (il 39%) avvenuti in 265 dei 643 comuni costieri (41%).
104 eventi estremi nell’ultimo anno, il Mezzogiorno l’area più colpita: la Sicilia al 1° posto con 170 eventi, il 21% degli eventi in aree costiere. Seguono Puglia (104), Calabria (82), Campania (78) e, 1° regione del nord, la Liguria (75). Rispetto ai comuni al 1° posto Bari con 44 eventi meteo estremi, Genova (36), Agrigento (32) e Palermo (27). Degli 816 eventi meteo estremi 295 sono allagamenti da piogge intense, 226 i danni da trombe d’aria e raffiche di vento, 83 da mareggiate, 81 danni alle infrastrutture, 47 esondazioni fluviali, 23 danni da grandinate, 21 frane da piogge intense, 19 danni da siccità prolungata, 12 legati alle temperature record in città e 9 al patrimonio storico. Inoltre, secondo una recente mappatura di ISPRA¹, la superficie delle spiagge italiane misura appena 120 km², meno del territorio del solo municipio di Ostia a Roma, con spiagge che hanno una profondità media di circa 35m e occupano appena il 41% delle coste (3.400 km su un totale di 8.300 km). Questi i dati del “Rapporto Spiagge 2024. Gli impatti di erosione ed eventi meteo estremi nelle aree costiere italiane” presentati a Catania in attesa dell’arrivo in Sicilia della Goletta Verde, la storica campagna che solca i mari italiani per il monitoraggio delle acque e che dal 18 al 20 luglio è stata a Messina.
Tra le buone pratiche segnalate: la creazione delle dune di Posidonia (materiale vegetale spiaggiato) per il contrasto dell’erosione costiera nel Comune di Cecina (LI) e la realizzazione del “Parco del mare” nel Comune di Rimini per l’adattamento al cambiamento climatico mediante la riqualificazione del lungomare. Oltre i confini, nel Regno Unito, il progetto “Citybeach” a Southend-on-Sea per migliorare la gestione dell’acqua e adattare al clima l’area costiera cittadina, costruendo luoghi in cui l’acqua in eccesso può essere immagazzinata durante i temporali avviando programmi di sensibilizzazione sulle Nature-based Solutions. In Belgio gli interventi per la protezione dalle inondazioni Hedwige e Prosper Polders, tramite il rafforzamento delle dighe e le pareti delle banchine e l’apertura di aree che possono essere inondate per proteggere la terra durante le maree.
Fonte: Legambiente