Il Data Center Innovation Hub, realizzato dal Comune nell’ambito del Progetto Periferie e sviluppato con il sostegno anche dell’Università di Modena e Reggio Emilia, rappresenta il cuore della Smart city.
La struttura, gestita da Lepida, verrà utilizzata dalla Pubblica amministrazione – Enti locali, Università – per consolidare e rendere più efficiente l’Ict a livello locale, andando a sostituire progressivamente i Ced degli enti pubblici, e anche di soggetti privati, migliorandone qualità e sicurezza.
L’inaugurazione del data Center, Cuore Tecnologico della Smart City, si è svolta lunedì 21 dicembre 2020, alle 11.00, con un’iniziativa online.
“L’idea di valorizzare le periferie, attraverso uno strumento così avanzato di digitalizzazione nell’ambito di infrastrutture infotelematiche e big data, non solo è frutto della non comune capacità di pianificazione di questo territorio, ma funge da esempio al quale ispirarsi, anche nella prospettiva del più virtuoso ed efficace utilizzo delle risorse pubbliche e di interazione tra soggetti pubblici e soggetti privati; l’ho detto più volte in altri interventi: noi dobbiamo cercare di favorire questi virtuosi partenariati tra pubblico e privato, è la chiave per migliorare le nostre perfomance nel campo degli investimenti, è la chiave per cavalcare più efficacemente anche l’innovazione dei vari campi. Anche nella prospettiva in particolare della programmazione legata al Recovery Fund”. Ha dichiarato nel suo intervento il Presidente del Consiglio.
“E non mi sfugge – ha concluso Conte – peraltro che proprio questo progetto nasce nell’ambito di un piano operativo sull’economia, avviato dal Comune, il vostro progetto, i cui assi sono definiti dal Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, accordo che avete stipulato tra la regione Emilia-Romagna, l’UPI, l’ANCI, l’UNCEM, la Lega Autonomie regionali, alcune associazioni di categoria e anche le organizzazioni sindacali; quindi avete fatto un grande lavoro come sempre quando c’è un bel progetto articolato ed efficace; c’è sempre un lavoro di ampia condivisione e da questo punto di vista siete stati veramente molto attenti”.
Non solo il data center da cinque milioni di euro. Il nuovo cuore tecnologico della ‘Smart city’ di Modena, il quarto della rete regionale inaugurato nell’ambito del progetto periferie, sarà affiancato da una vera e propria ‘casa delle idee digitali’ sui temi cybersecurity, smart city, automotive, big data e intelligenza artificiale, su cui la città modenese punta ad essere hub internazionale.
Per la progettazione dell’edificio da 3.000 Metri quadri, il comune di Modena, arrivando 26esimo in graduatoria, ha ottenuto un contributo di 529.000 Euro nell’ambito del bando nazionale ‘city branding 2020’ a cura della presidenza del consiglio dei ministri, nell’ambito della struttura di missione Investitalia con cui si selezionano le città dove elaborare e attuare investimenti.
Lo annuncia il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, che parla di città allargata e non più di centro e periferie, proprio in occasione dell’inaugurazione del nuovo data center insieme al rettore Unimore Carlo Adolfo Porro, al presidente di lepida, Alfredo Peri, e, in videocollegamento, al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e al premier Giuseppe Conte.
Intanto, col Data center si punta a consolidare e rendere più efficiente il sistema ict a livello locale, andando a sostituire progressivamente i ced di enti pubblici e soggetti privati migliorandone qualità e sicurezza. Ma la nuova struttura smart nell’area nord della città, nell’ex mercato del bestiame, tra le vecchie industrie abbandonate, nella zona da decenni in attesa di un rilancio, sarà dunque anche il punto di riferimento per la ricerca sia nel campo della sicurezza informatica, con la sede della cybersecurity academy territoriale, sia per ciò che riguarda l’automotive con il programma masa (Modena automotive smart area).