Forse non tutti sanno che in Finlandia, non in Turchia, c’è una città di nome Turku che si propone come modello nella costruzione dell’economia circolare, in particolare nella riduzione dell’impronta di carbonio grazie all’adesione al progetto Race to Zero.
“Il modo in cui produciamo e utilizziamo i prodotti e il modo in cui produciamo cibo genera quasi la metà delle emissioni nel nostro attuale sistema economico. Questo perché la produzione di beni e infrastrutture genera emissioni lungo tutta la catena produttiva”, dichiara Minna Arve, Sindaco di Turku, città finlandese che ha fatto propri con successo gli obiettivi per il clima del progetto Race to Zero. Di cosa si tratta? Di una campagna globale che riunisce attori non governativi impegnati a raggiungere l’obiettivo di portare a zero le emissioni nette di carbonio entro il 2050. La prima tappa è promuovere l’economia decarbonizzata in vista della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26) del 2021. In tale occasione è previsto che i Governi rafforzino i loro contributi all’accordo di Parigi.
Ma quali sono in particolare gli atout vantati da Turku? Il piano elaborato dall’amministrazione per il clima vincola la città ad anticipare gli obiettivi di Race to Zero, definendo come limite massimo il 2029, anziché i 2050. Il Comune ha già dimezzato le proprie emissioni rispetto ai livelli del 1990, grazie agli investimenti in energie rinnovabili, decarbonizzazione del teleriscaldamento e trasporti a basse emissioni di carbonio. Successi indiscutibili, sebbene l’impronta di carbonio del consumo individuale in Finlandia rimanga particolarmente elevata. Secondo il rapporto 1.5 Degree Lifestyles di Sitra e IGES, i finlandesi emettono in media 10,4 CO2 tonnellate pro capite all’anno. Un’impronta che dovrebbe diventare dieci volte più piccola entro il 2050 per raggiungere gli obiettivi fissati dall’accordo di Parigi di limitare l’incremento del riscaldamento globale a 1.5°C.
E proprio per affrontare al meglio questa sfida che Turku sta cercando di mobilitare gli attori locali a investire nell’economia circolare. “L’economia circolare è uno strumento efficiente perché mira a rendere più efficiente la catena di fornitura – spiega il Sindaco Minna Arve e aggiunge – Turku è la prima città che collega l’economia circolare al suo piano climatico per ridurre le emissioni di gas a effetto serra in modo sistematico, ampliando l’intervento oltre i propri confini giurisdizionali”.