L’Italia ospita uno dei più importanti appuntamenti per la vulcanologia mondiale. Un’occasione unica di incontro tra la comunità scientifica proveniente soprattutto dai paesi interessati dalla presenza di vulcani e le istituzioni, in particolare chi è chiamato a decidere e a operare nell’ambito della gestione del rischio.
Tutto questo e altro sarà “Cities on volcanoes”, un appuntamento, dalla frequenza biennale, giunto alla decima edizione, promosso dalla IAVCEI (International Association of Volcanology and Chemistry of Earth Interiors). L’evento, che per l’edizione italiana avrà il titolo “Millenni di stratificazione fra vita dell’uomo e vulcani: strategie per la coesistenza”, si terrà dal 3 al 7 settembre per la seconda volta a Napoli, la città del Vesuvio e dei Campi Flegrei, nella sede della Mostra d’oltremare a Fuorigrotta.
La decima edizione. L’edizione italiana è a cura dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile il Parco Nazionale del Vesuvio, la Regione Campania, il Comune di Napoli e l’Università di Napoli Federico II, Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse (DISTAR).
Le giornate di lavoro, che vedranno centinaia di partecipanti provenienti da tutto il mondo, saranno aperte da una conferenza plenaria, seguita da più di 50 sessioni e 15 workshop.
Accanto alle sessioni di studio in sede è prevista, mercoledì 5 settembre, una giornata di studi sul terreno, nel corso della quale i partecipanti avranno l’occasione di visitare i diversi vulcani campani e di coglierne le complesse relazioni con il territorio.
Il Dipartimento al COV10. Il Dipartimento della Protezione civile, oltre a collaborare all’’organizzazione dell’evento ed essere parte del Comitato d’indirizzo (steering committee), sarà presente con propri rappresentanti in diverse sessioni plenarie e nei seminari di approfondimento.
In particolare, in occasione della cerimonia di apertura sono previsti l’intervento di saluto del Direttore dell’Ufficio Attività Tecnico Scientifiche per la Previsione e Prevenzione dei Rischi Italo Giulivo e poi, sulle tematiche della pianificazione d’emergenza e dei processi decisionali con un accento particolare all’aggiornamento della pianificazione sui Campi Flegrei e sul Vesuvio, un intervento del Direttore Operativo per il Coordinamento delle Emergenze Luigi D’Angelo.
Verrà sottolineato come il coinvolgimento della Comunità scientifica per la protezione civile italiana è sempre stato essenziale fin dall’approvazione della legge 225 del 92. Il recente “Codice di protezione civile” ha ribadito l’importanza di tale coinvolgimento e collaborazione. L’interazione e la cooperazione tra decisori e scienziati è quindi vitale nelle diverse fasi di attivazione del sistema: dalla pianificazione alla previsione, fino alla risposta all’emergenza e al ripristino delle condizioni di vita precedenti agli eventi emergenziali.
Funzionari del Dipartimento saranno impegnati inoltre in diverse sessioni su numerose tematiche decisive, dall’allertamento alla gestione delle emergenze fino al rafforzamento del coordinamento tra comunità scientifica e protezione civile. Al centro dei dibattiti i numerosi vulcani italiani oggetto di studio e di monitoraggio continui.
Le tematiche sul tavolo. I dibattiti saranno per lo più incentrati sul complesso rapporto che lega i vulcani alle comunità che vivono sulle loro pendici. Si discuterà, quindi, non solo di cosa fanno i vulcani prima, durante e dopo le eruzioni, ma anche e soprattutto delle modalità di vita in aree vulcaniche attive, su come affrontare i rischi e sulle azioni da intraprendere.
Le diverse centinaia di ricercatori internazionali si troveranno quindi a discutere su uno spettro particolarmente ampio di tematiche. Saranno approfonditi temi di rilevanza internazionale che toccano concretamente la vita dei cittadini che vivono nei pressi dei vulcani come la pianificazione d’emergenza e i processi decisionali.
Si parlerà di mitigazione del rischio e di aumento della consapevolezza nelle fasi di riposo dei vulcani che possono essere anche molto lunghe. Verranno trattate tematiche di pianificazione urbana per quelle grandi città, come Napoli, che si sono sviluppate alle pendici di vulcani o all’interno di caldere ancora attive.
Grande spazio anche per la comunicazione della scienza e della pianificazione d’emergenza discutendo del ruolo e delle relazioni tra mass media, social media, scienziati e decisori.