Via libera definitivo dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni anche in qualità di Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali ad interim, al Testo unico in materia di foreste e filiere forestali. Si tratta dell’approvazione di due decreti legislativi che, in attuazione della legge su semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo e agroalimentare, introducono norme volte, da un lato, a disciplinare gli interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole e, dall’altro, al riordino della normativa in materia di foreste.
Dopo 17 anni si interviene con una nuova disciplina organica per la valorizzazione del patrimonio boschivo e forestale nazionale. I boschi italiani hanno raggiunto oggi i 12 milioni di ettari e il Testo unico forestale approvato ha proprio l’obiettivo di promuoverne, in linea con gli indirizzi e le linee d’intervento europee e degli impegni internazionali, una corretta gestione attiva, propedeutica alla tutela dei valori ambientali, paesaggistici, socio-culturali ed economici del patrimonio boschivo, nonché al recupero ecologico e produttivo dei terreni degradati ed abbandonati, alla sicurezza idrogeologica, alla prevenzione degli incendi boschivi, ed allo sviluppo socioeconomico ed occupazionale delle aree montane e delle filiere produttive.
Obiettivo del provvedimento, in particolare, è far fronte in maniera più efficace alle urgenti necessità di tutela e gestione attiva del territorio italiano, contrastando l’abbandono colturale e il declino demografico nelle aree montane e rurali del Paese, nonché a garantire la conservazione ambientale e paesaggistica, lo sviluppo di nuove ‘economie verdi’ e la crescita occupazionale in particolare nelle aree interne.
In particolare il Testo punta a rafforzare la funzione di coordinamento istituzionale svolta dallo Stato nei confronti delle Regioni e delle autonomie locali, ma anche a formulare chiari indirizzi nazionali di riferimento su programmazione, pianificazione, tutela e gestione attiva del patrimonio forestale nazionale.
Il decreto prevede altresì:
– una Strategia forestale nazionale, nuovo strumento di programmazione e pianificazione che avrà durata ventennale;
– il rilancio delle attività della filiera vivaistica forestale nazionale, con posizione centrale del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali nel coordinamento stretto tra tutti gli Enti competenti per la raccolta e la divulgazione di dati quantitativi e qualitativi sulle foreste;
– le definizioni chiave, tra cui quella di bosco, valide ai fini dell’applicazione delle norme statali, e delle aree che a bosco sono assimilate;
– criteri minimi uniformi e sostenibili per le attività di gestione forestale, demandando alle singole Regioni il compito di declinarli tenendo conto della ricchezza e varietà degli ecosistemi forestali lungo tutta la Penisola;
– innovativi principi per facilitare ed incentivare la gestione di superfici forestali accorpate, anche quando i proprietari siano molti e le superfici unitarie piccole e piccolissime.
Si tratta di un intervento legislativo strategico. Il decreto promuove infatti lo sviluppo di strumenti assicurativi innovativi per la gestione dei rischi in agricoltura, anche tramite la previsione di nuove polizze sperimentali e di fondi sperimentali di mutualizzazione. Estende inoltre la tutela a tutta una serie di eventi come ad esempio le avversità atmosferiche assimilabili a calamità naturali, eventi di portata catastrofica, epizoozie, organismi nocivi ai vegetali, nonché ai danni causati dalla fauna selvatica protetta.
Una misura fondamentale dettata dalle necessità degli agricoltori sempre più esposti a rischi economici e ambientali a causa degli effetti dei cambiamenti climatici e della crescente volatilità dei prezzi.
In tale contesto, dunque, si è ritenuto necessario garantire un mix di strumenti adeguato nonché di interventi per aiutare gli agricoltori ad affrontare questi rischi. La gestione di questi fenomeni costituisce una delle priorità della nuova Politica Agricola Comune e allo stesso tempo rappresenta uno dei settori in cui maggiormente si stanno realizzando significative applicazioni delle innovazioni tecnologiche che si dimostrano utili sia per la prevenzione e la conoscenza dei fenomeni, sia per la valutazione delle produzioni e dei danni.