Se da un lato cresce il mercato degli smartphone (+94%), dall’altro triplica la business unit dei dispositivi usati e ricondizionati (+188%) che crescerà e incrementerà i ricavi fino a 144 mld. di dollari; entro 10 anni i “refurbished mobile phone” domineranno l’asset di riferimento con una crescita annuale dell’11%. “Avere uno smartphone è diventato indispensabile e i ricondizionati sono una soluzione economica e sostenibile”, afferma G. Monteleone, CEO di Senso e Younitestars, eccellenza del settore.
Un presente in crescita, un futuro positivo: questo emerge da Persistence Market Research in merito all’evoluzione dell’industria degli smartphone con 6 mld. di users a livello globale; il mercato, dopo aver toccato quota 507 mld. nel 2021, crescerà fino a 983 mld. entro 10 anni (+94%) con un CAGR del 6,8%. Crescono i ricavi ma anche i prezzi e, secondo Tech Times, quest’impennata sta spingendo i consumatori ad abbracciare l’idea dell’acquisto ricondizionato, non è un caso che l’11% dei ricavi del settore “smartphone related” sia rappresentato dai dispositivi usati e ricondizionati. Il segmento in questione ha raggiunto i 50 mld. di ricavi nel 2020 e si prevede un aumento a 144 mld. entro il 2031 (+188%) con una crescita annuale del 10,2%.
A livello globale, l’India è il paese in cui è prevista la crescita di mercato più elevata, mentre in Europa è il Regno Unito a prendersi la scena, i telefoni ricondizionati domineranno l’asset di competenza con un CAGR dell’11% ad oggi il 60% dei consumatori sta valutando l’acquisto di un refurbished device. Secondo il portale d’informazione britannico Tech Week, i refurbished device si differenziano da quelli usati o di seconda mano grazie all’operato dei professionisti del settore, i quali effettuano controlli scrupolosi al fine di garantire ai clienti prodotti finali in grado di offrire prestazioni ottimali, pari al nuovo.
Al di là dei benefici relazionati alle emissioni di carbonio, ridotte dell’80% rispetto ad uno smartphone di ultima fattura, i consumer possono anche risparmiare senza perdere nulla in termini di qualità, CNET si sofferma su quest’ultimo concetto affermando che l’acquisto di un ricondizionato consente di mettere da parte centinaia di dollari. E negli USA? Stando a quanto indicato da Apple World Today, il 33% dei cittadini statunitensi comprerebbe un dispositivo ricondizionato.
Dagli Stati Uniti si passa alla Cina con il portale di riferimento Giz China che commenta lo scenario nazionale parlando della crescente domanda di dispositivi ricondizionati; ma anche Business Insider all’interno di un approfondimento dedicato ai trend del 2022 mette in risalto i dispositivi ricondizionati in quanto sempre più richiesti dagli appassionati. Bangkok Post si conferma sulla stessa lunghezza d’onda e il portale d’informazione specializzato Android Central realizza una classifica dei migliori telefoni ricondizionati del 2022. Per concludere Science Direct, all’interno di uno studio sull’economia circolare, inserisce la propensione dei consumer all’acquisto di prodotti ricondizionati all’interno di un elenco relativo alle modalità da adottare per ridurre la mole di rifiuti e abbracciare un futuro sostenibile.