Prendono il via in Senegal, le attività previste nell’ambito dell’intesa tra la Regione Sardegna e l’Unione dei Comuni del Gic Bossea che amministra i municipi di Dabia, Agnam. Thilogne e Orefondeé nella regione di Matam. Tutte le azioni vengono svolte sul campo dai tecnici dell’Agenzia Forestas in stretto contatto con i referenti locali del progetto che ha una dotazione finanziaria di circa 800.000 euro. Gli obiettivi sono quelli di migliorare le condizioni socio-economiche del territorio e contrastare i flussi migratori dall’area favorendo il rientro dei cittadini senegalesi residenti in Sardegna. L’intesa è stata siglata 2017, a Dabia, dall’assessore degli Affari Generali, Filippo Spanu, e dal ministro senegalese, Yaya Kane, anche in qualità di presidente del Gic Bossea. Il progetto, che durerà due anni, riguarda un territorio di 1800 chilometri quadrati per un totale di 76 mila abitanti e si muove su diverse direttrici con l’intento di potenziare il comparto agricolo e il sistema antincendio. Tra i beneficiari diretti ci sono 600 donne delle comunità di Sylla e Dioncto che operano nel comparto ortofrutticolo. Attraverso la sistemazione agraria e idraulica di due campi di 5 mila metri quadrati, la realizzazione delle necessarie infrastrutture e altri interventi di miglioramento si vuole potenziare un settore strategico e assicurare alle produttrici nuove occasioni di sviluppo. Dovrà essere creato un piccolo centro di raccolta, con cella frigo, dei prodotti ortofrutticoli destinati alla vendita ubicato lungo la principale via di comunicazione tra le città di Matam e Saint Louis e nelle vicinanze di un vivace mercato giornaliero. Si darà corso inoltre alla ristrutturazione del vivaio di Dabia per consentire il riavvio immediato del ciclo di produzione finalizzato al rimboschimento. Prevista anche la formazione specifica di personale addetto alla prevenzione e alla lotta contro gli incendi. L’iniziativa è rivolta anche a cittadini senegalesi originari della regione di Matam e oggi residenti in Sardegna. Con 70.000 euro vengono finanziate attività di microcredito per agevolare il percorso di rientro nella terra d’origine. I potenziali destinatari dovranno presentare un piano dimostrando di volerlo avviare concretamente in ambito agricolo.