Il Senato ha approvato, con 184 voti favorevoli il DL sul bilancio degli enti locali. Il provvedimento passa ora alla Camera. Il voto al Senato ha superato la soglia dei 161 voti a favore necessari perché la modifica è legata all’equilibrio di bilancio prevista dall’art.8 della Costituzione. Alla Camera sarà necessario lo stesso il superamento della maggioranza assoluta. Nelle dichiarazioni di voto M5S ha optato per il voto contrario,Sel,Fi, Lega astenuti;Ala di Verdini a favore.
Come riportato nel comunicato di seduta del 12 luglio l’articolo 1 sostituisce i quattro saldi di bilancio con un unico saldo non negativo, in termini di competenza, tra entrate e spese finali; introduce il fondo pluriennale vincolato, quale strumento di programmazione e previsione delle spese territoriali; prevede che le misure correttive del saldo negativo siano in quote costanti; affianca alle sanzioni, premi per gli enti locali virtuosi. L’articolo 2 modifica le norme concernenti il ricorso all’indebitamento da parte delle regioni e degli enti, prevedendo che le operazioni di investimento attraverso l’utilizzo di risultati di esercizi precedenti siano effettuate in base a intese regionali. L’articolo 3 modifica le disposizioni sul concorso dello Stato al finanziamento dei livelli essenziali e delle funzioni fondamentali nelle fasi avverse del ciclo o al verificarsi di eventi eccezionali. L’articolo 4 modifica le disposizioni relative al concorso delle regioni e degli enti locali alla sostenibilità del debito pubblico, tramite il contributo al fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato.
La Commissione ha approvato all’unanimità tre emendamenti che prevedono una fase transitoria dal 2017 al 2019 per il fondo pluriennale vincolato; introducono patti di solidarietà nazionali per le operazioni di indebitamento degli enti locali; prevedono la trasmissione alla Camere del decreto attuativo dell’articolo 2.
La relatrice, sen. Zanoni (PD), ha evidenziato che il ddl modifica la legge attuativa del vincolo di pareggio di bilancio, segnando il superamento definitivo del patto di stabilità interno. L’intervento di sistema è volto a: semplificare il quadro normativo di riferimento, raccordando le norme approvate in questi anni; semplificare le disposizioni specifiche sulla definizione dei livelli di equilibri di bilancio; garantire agli enti locali la possibilità di programmare le spese pubbliche territoriali e fare una politica espansiva; semplificare le modalità del concorso dello Stato al finanziamento dei livelli essenziali e delle funzioni fondamentali nelle fasi avverse del ciclo o al verificarsi di eventi eccezionali, e le modalità del concorso delle regioni e degli enti locali alla sostenibilità del debito pubblico, tenendo conto della giurisprudenza costituzionale.