Come ristrutturare in modo intelligente gli edifici delle città rendendoli energeticamente efficienti mediante investimenti modesti? Ce lo dice il progetto di Eugugle per Milano. L’acronimo sta per European cities serving as Green Urban Gate towards Leadership in sustainable Energy. Finanziato nell’ambito dell’iniziativa Smart Cities and Communities della Commissione europea, il progetto intende testare la fattibilità di modelli innovativi di riqualificazione degli edifici, allo scopo di innescare la replicazione su larga scala a livello europeo entro il 2020, contribuendo così al perseguimento degli obiettivi di sostenibilità dell’Unione Europea che prevedono una riduzione delle emissioni di gas serra del 40% entro il 2030. In altre parole, un progetto da sperimentare a Milano, economico, semplice e particolarmente indicato per i meno abbienti, che ha coinvolto per sei anni le seguenti città: Vienna (Austria), Aachen (Germania), Sestao (Spagna), Tampere (Finlandia) e Bratislava (Slovacchia), che hanno realizzato progetti smart di ristrutturazione di gruppi di edifici per un totale di 226mila metri quadri di spazio abitato. Risultati indubbiamente rilevanti, giacchè una delle voci più importanti del consumo energetico sono proprio gli edifici. Incidono a livello europeo per il 40% sul consumo totale delle città. In particolare, le riqualificazioni energetiche previste dal Comune di Milano, progettate con il supporto del Politecnico, riguardano due condomini di appartamenti degli anni 70 e una scuola pubblica, per una superficie totale di circa 17mila metri quadri e un risparmio di energia primaria previsto fino all’82%. Sono già stati completati gli interventi di via Feltrinelli 16, mentre in via San Bernardo 48-50 l’intervento è in corso. Nel primo caso si tratta di154 appartamenti al costo 13,6 milioni di euro. Nel secondo caso l’impegno economico è di 4,85 milioni. In entrambi la riduzione del fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento rispetto all’edificio esistente è prevista nell’ordine dell’85-90%.
Per la riqualificazione è stato scelto un approccio integrato:
1. isolamento dell’involucro, per ridurre il fabbisogno di energia dell’edificio e garantire migliori livelli di comfort;
2. rinnovamento degli impianti termici, più efficienti e dotati di sistemi per il recupero di calore;
3. integrazione delle fonti rinnovabili, con l’installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici.
Il salto di qualità, tuttavia, consiste nella formazione degli stessi inquilini, per istruirli sul funzionamento e sull’affidabilità dei nuovi sistemi, come gli apparati di ventilazione e i sensori per il monitoraggio delle condizioni dell’aria interna (temperatura, umidità e concentrazione di Co2). Gli ingredienti della formula adottata hanno indubbiamente elevato il tasso di replicabilità del progetto. Le città pilota infatti, stando a quanto si legge sul sito di Eugugle, “condivideranno le conoscenze per implementare un mix equilibrato di soluzioni tecniche, socio-economiche e finanziarie, adattate alle necessità locali”. Potranno così essere elaborate strategie comprensive di riqualificazione facilmente trasferibili ad altre municipalità che verranno comunicate attraverso una campagna di replicazione a livello europeo, massimizzando il potenziale di riuso dei modelli sviluppati da EuGugle.