Comuni e alpini costituiscono da sempre un binomio felice che ha trovato spesso forme utili di condivisione e di collaborazione per le realtà locali. Ora, a Milano, si è verificato un importante salto di qualità in questo rapporto positivo: è stato siglato dal vice presidente vicario dell’Anci, Roberto Pella, e dal presidente Ana, Sebastiano Favero, un protocollo d’intesa multidisciplinare che vedrà le due parti cooperare in diversi settori come la Protezione civile, la sicurezza urbana, la valorizzazione della cultura e della memoria storica dei territori che hanno avuto come protagonisti gli Alpini.
“Questo Protocollo istituzionalizza molte delle attività che già oggi Comuni e Alpini-Protezione Civile mettono insieme in campo con energia e dedizione nei nostri territori”, ha affermato Pella sottolineando che, “da oggi, l’obiettivo sarà di potenziare la nostra collaborazione su tutto il territorio nazionale attraverso iniziative di prevenzione, attraverso la diffusione di piani di protezione civile comunale, d’informazione alla popolazione, di supporto alla sicurezza e alla cura delle nostre città e dei nostri sentieri di montagna, di sensibilizzazione alla sostenibilità ambientale. La proposta Anci d’iniziativa popolare per una legge sull’Educazione alla cittadinanza, che dal prossimo 29 aprile sarà in Aula a Montecitorio, va esattamente nella direzione che questo Protocollo promuove – ha proseguito Pella – con riguardo alla formazione nelle scuole delle nuove generazioni attraverso attività di divulgazione su temi e vicende storiche riguardanti gli Alpini e sul senso civico e la cura dei beni pubblici che accomunano la missione di entrambe le associazioni”.
“L’Ana – ha replicato Favero – da sempre ha avuto come referente le istituzioni e tra queste i Comuni e i loro Sindaci con cui i nostri gruppi alpini, oltre 4.200 presenti in tutta Italia, hanno collaborato e continuano a farlo con spirito di servizio e solidarietà. Questo protocollo – ha concluso – non fa che ribadire e rafforzare lo spirito di collaborazione che accomuna l’Anci e l’Ana e codificarlo anche per il futuro”.