Il rapporto stilato da ABI in collaborazione con Agenzia delle Entrate e Osservatorio del Mercato Immobiliare mostra dati incoraggianti sul mercato immobiliare: dopo la crescita del 3,5% del 2014, nel 2015 le compravendite immobiliari registrano un +6,5% per un totale di circa 449mila unità compravendute. Gli italiani tornano ad acquistare case, ad investire sul mattone, grazie alla diminuzione dei mutui e al costante calo del prezzo delle case. Il numero delle compravendite di abitazioni in Italia, con la sola esclusione dei comuni delle province di Trento e Bolzano, è stato nel 2015 pari a 448.893, facendo registrare un incremento del 6,5% rispetto al 2014. Mentre scende il canone medio dell’affitto: è risultato pari a 60,6 euro al mq, in calo del 2,3% rispetto al 2014. E’ quanto emerge il Rapporto immobiliare residenziale 2016, realizzato dall’Agenzia delle Entrate con la collaborazione dell’Abi.
A fare da traino sono soprattutto le compravendite nei comuni capoluogo e nelle aree del nord, specie nelle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia. Aumenta anche il ricorso ai mutui per l’acquisto della casa, grazie al trend positivo dell’indice di ‘affordability’, che misura la possibilità di accesso delle famiglie italiane all’acquisto di un’abitazione e che a fine 2015 registra un miglioramento di 2,1 punti percentuali segnando un nuovo massimo storico. Dopo la lunga e ripida discesa, osservata dal 2007, nel 2015 il mercato delle abitazioni è tornato sul sentiero di crescita (+6,5%), confermando e superando il dato positivo dell’anno precedente +3,5%. Segno positivo anche per il mercato delle pertinenze, con gli scambi di magazzini che segnano un aumento del 3,8% e del 4,5% per gli scambi di box e posti auto. Nel 2015 la superficie media per unità abitativa compravenduta e’ stata di circa 106 metri quadri, in crescita del 7,4% rispetto al 2014, leggermente più alta nei comuni non capoluogo (110 mq) rispetto a quelli capoluogo (99 mq). Il valore di scambio delle abitazioni e’ cresciuto dai 72,1 miliardi di euro registrati nel 2014 ai 76 miliardi del 2015, in aumento del 5,4%.
Quanto agli affitti, complessivamente, le abitazioni oggetto di nuovo contratto di locazione nel 2015 sono state circa il 6% dello stock potenzialmente disponibile, a cui corrispondono quasi 4,6 miliardi di euro di canone annuo complessivo. Il 60% del mercato riguarda il segmento dei contratti ordinari di lungo periodo, il 18% i contratti ordinari transitori, il 20% quelli a canone concordato e solo il 2% quelli per studenti. Tra le grandi città, gli affitti di importo più elevato si pagano a Milano, Firenze e Bologna.