“Parte l’anagrafe unica per i primi comuni. Entro il 2016 per tutta Italia”. Lo ha annunciato il Ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, via Twitter. Da ieri, infatti, la nuova anagrafe è attiva a Cesena e Bagnacavallo. Le due cittadini dell’Emilia Romagna faranno da apripista, la prossima tappa è per febbraio, quando si aggiungeranno oltre venti Comuni. Entro metà anno sarà poi la volta di Roma e Milano. L’Anagrafe nazionale della popolazione residente sostituirà nei prossimi dodici mesi le 8 mila attuali, quanti sono i Comuni italiani. Verrà alla luce un mega database con i dati anagrafici, in grado di dialogare con altri dataset, con la possibilità di scambiare le informazioni in tempo reale. Soprattutto non ci saranno più confini, si potrà, ad esempio, richiedere il certificato di residenza dovunque ci si trovi e non sarà più necessario conservare copie su copie. Una volta che l’amministrazione entri in possesso di un documento, si intenderà acquisito per sempre. Oltre alle informazioni tradizionali (nome, cognome, stato civile, data e luogo di nascita), ci sarà una new entry: il domicilio digitale, che il cittadino potrà scegliere come via per comunicare con la P.A. Ad oggi, il domicilio digitale dovrebbe coincidere con la Pec, la posta elettronica certificata, ma non sono escluse evoluzioni tecnologiche.