Emerge dai dati al 1 gennaio 2022 del Report Istat sulle strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie, un’istantanea che dimostra una situazione in continua evoluzione e non priva di qualche criticità.
Al 1° gennaio 2022 i presidi residenziali attivi in Italia sono 12.576, l’offerta è di 414mila posti letto, 7 ogni 1.000 persone residenti. Il 75% degli ospiti è ultra-65enne, il 20% ha un’età tra i 18 e 64 anni e il restante 5% è composto da minori.
L’offerta residenziale più elevata si registra nel Nord-Est con 10 posti letto ogni 1.000 residenti, mentre la più bassa si registra al Sud, 3 posti letto ogni 1.000 residenti coprendo l’11% dei posti letto complessivi.
La dotazione di posti letto per anziani non autosufficienti è elevata nelle regioni del Nord e Nord-ovest con valori che si attestano sui 28 posti letto ogni 1.000 residenti anziani e 31 posti letto ogni 1.000 residenti di pari età. Nelle altre ripartizioni la quota di posti letto risulta inferiore e raggiunge il valore minimo al Sud con meno di 6 posti letto ogni 1.000 residenti.
Le Strutture residenziali sono in carico ad enti non profit nel 45% dei casi, a seguire ad enti privati (circa il 24%), ad enti pubblici (19%) e ad enti religiosi (12%). La gestione dei presidi residenziali è affidata prevalentemente a organismi di natura privata (75% dei casi), non profit nel 51% dei casi; enti di natura religiosa nel 12% dei casi e circa il 13% dal settore pubblico.
Gli ospiti, di cui 3 su 4 anziani e 2 su 3 ultra-ottantenni e in prevalenza donne, sono in aumento del ben 4% con un’inversione di tendenza che avvicina il dato agli anni pre Covid complessivamente 356.556, mentre i lavoratori impiegati oltre 341mila, ai quali si devono oltre 31.500 volontari e 4mila operatori del servizio civile. L’11% del personale è costituito da cittadini stranieri e 2 su 3 sono extra europei.
Con disabilità più di 2 su 3 ospiti adulti di età tra i 18 e i 64 anni, circa 70mila, 2 ogni 1.000 residenti. Il tasso di ricovero è più alto nelle regioni del Nord-est e si riduce nel Sud del Paese. La Provincia Autonoma di Trento e la Liguria ospitano la più alta quota di adulti, mentre la Campania registra il più basso; la classe di età prevalente è fra i 45-64 anni, 40.000 utenti, seguita dalla classe 25-44 con più di 22.000 utenti. La gestione della presa in carico riscontra a tratti delle defaillance e il 18% degli ospiti con disabilità viene spesso ospitato in strutture destinate a un target diverso.
Fonte: Istat