Sono un milione e 700 mila gli immigrati in Italia di fede musulmana e rappresentano meno di un terzo del totale, più precisamente il 29%. È spiegato nel rapporto 2015 sulle migrazioni della fondazione Ismu, presentato a Milano. Più di un terzo, invece, dei migranti in Italia è cristiano e di loro la metà è cattolica. Riguardo la presenza di islamici radicalizzati, sono «una frangia decisamente residuale», ha affermato durante la presentazione dello studio Vincenzo Cesareo, di Ismu.
Sono aumentati del 2,7%, circa 150 mila presenze in più rispetto al 2014, gli immigrati in Italia che, al 1 gennaio 2015 erano in totale 5,8 milioni, per due terzi regolari e un terzo irregolari. Gli stranieri senza permesso di soggiorno valido sono passati da 350mila a 404mila in un anno. Nel nostro Paese sono in crescita anche i richiedenti asilo (al 10 ottobre 2015 erano 61.545 le domande presentate) mentre dal 2010 a oggi i flussi per lavoro sono diminuiti dell’84%. Il rapporto sottolinea inoltre che l’immigrazione sta diventando sempre più stanziale e negli ultimi anni sono aumentati i minori di 15 anni stranieri che diventano cittadini italiani: nel 2012 erano poco più di 60 mila solo nel 2014 sono stati 130 mila.
Tra il 1 gennaio e il 20 novembre 2015 sono arrivati via mare in Europa 863 mila migranti, la maggior parte in Grecia, e nelle acque del Mediterraneo sono morte 3.548 persone, mentre nel 2014 sono state 3.300. L’83% dei migranti arrivati nei paesi europei con i barconi è approdato in Grecia. A causa della pericolosità della rotta dalla Libia, infatti, i flussi di migranti arrivati via mare nel 2015 hanno investito più la Grecia che l’Italia: dal 1 gennaio al 20 novembre di quest’anno sono sbarcati in Grecia 715 mila persone contro le 143 mila giunte in Italia.