L’INTENSIFICAZIONE DELLA RISPOSTA UE AI CYBERATTACCHI
Il Vertice di Tallin ha ribadito la necessità di maggiore sicurezza informatica (la cybersicurezza). Gli europei ripongono grande fiducia nelle tecnologie digitali che offrono ai cittadini nuove opportunità di connessione, favoriscono la diffusione delle informazioni e costituiscono la spina dorsale dell’economia europea. Tuttavia, le tecnologie digitali espongono anche a nuovi rischi, in quanto soggetti statali e non statali cercano sempre più spesso di sottrarre dati, commettere frodi o addirittura destabilizzare governi.
L’anno scorso si sono verificati più di 4 000 attacchi con ransomware al giorno e l’80% delle imprese europee ha subito almeno un incidente di cibersicurezza. Solo negli ultimi quattro anni l’impatto economico della cibercriminalità si è quintuplicato. Nel giro di neanche un paio d’anni sono stati hackerati parlamenti (Germania), campagne elettorali e televisioni (Francia), infrastrutture, scuole, ospedali (Regno Unito), la stessa Difesa (Italia) e persino le nostre case.
Per dotare l’Europa degli strumenti giusti per affrontare i ciberattacchi, la Commissione europea e l’Alta rappresentante Mogherinin propongono un ampio Pacchetto di misure per rafforzare la cibersicurezza nell’UE, che comprende la proposta di un’Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza, intesa ad assistere gli Stati membri in caso di ciberattacco e un nuovo Sistema europeo di certificazione per garantire la sicurezza dei prodotti e dei servizi nel mondo digitale, una specie di “classe energetica” versione cyber.
L’Ue aiuterà rafforzando il mandato dell’Agenzia europea per la sicurezza delle reti (Enisa). Ma a fare la differenza sarà anche un Network per la cybersicurezza assieme a un Centro di ricerca che svilupperà tecnologie, analizzerà in tempo reale quantità massicce di dati, simulerà attacchi cyber e aiuterà i 28 Stati membri a mettere in atto una reazione comune agli attacchi. A questo fine, Bruxelles prepara anche una “blueprint”-piano di emergenza per gestire le crisi.
Il piano UE coinvolge tutti (dallo studente al capo di Stato, passando per l’imprenditore) . I tempi saranno rapidi (progetto pilota nel 2018). Il primo punto da affrontare è il coordinamento tra gli Stati, sia perché l’Unione fa la forza; sia perché non tutti hanno le stesse capacità di reazione (ad esempio, Francia, Olanda o Germania se la cavano molto meglio dell’Italia). C’è da mettere in comune informazioni, esperienza, capacità di intervento è indispensabile.
Un punto imprescindibile sono la formazione e la ricerca: Stati membri sono avvertiti: la cybersicurezza, d’ora in poi, dovrà entrare nei curricula e nei corsi universitari. L’Alta rappresentante/Vicepresidente Federica Mogherini ha sottolineato: “L’UE perseguirà una politica internazionale in questo settore, promuovendo un ciberspazio aperto, libero e sicuro; sosterrà gli sforzi volti a sviluppare norme di comportamento responsabile da parte degli Stati e applicherà norme di diritto internazionale e misure volte a rafforzare la fiducia nella cybersicurezza.” Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, ha precisato: “Nessun paese può affrontare da solo le sfide in materia di cybersicurezza. Le nostre iniziative rafforzano la cooperazione in modo che i paesi dell’UE possano trovare insieme una soluzione. Proponiamo anche nuove misure volte a stimolare gli investimenti nell’innovazione e a promuovere l’igiene cibernetica.” Julian King, Commissario dell’Unione europea responsabile per l’Unione della sicurezza, ha dichiarato: “Dobbiamo lavorare insieme per sviluppare la nostra resilienza, guidare l’innovazione tecnologica, irrobustire la deterrenza, rafforzare la tracciabilità e la responsabilità e sfruttare la cooperazione internazionale per promuovere la nostra cibersicurezza collettiva.” Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Economia e la società digitali, ha dichiarato: “Dobbiamo rafforzare la fiducia dei cittadini e delle imprese nel mondo digitale, soprattutto in un momento in cui i cYberattacchi su vasta scala sono sempre più frequenti. Standard di cibersicurezza elevati devono diventare il nuovo vantaggio competitivo delle nostre imprese.”
DICHIARAZIONE DI TALLIN SULLE TECNOLOGIE DI AMMINISTRAZIONI ON LINE
Queste tecnologie riguardano diversi metodi d’intelligenza artificiale, robotica e realtà virtuale, e la lotta contro le fake news. Il loro obiettivo è quello di fornire ai chi decide informazioni precise (anche sul sociale), per poter decidere sulla base di una informazione migliore. Il 6 ottobre 2017, i ministri dell’Unione europea hanno firmato una Dichiarazione in merito che definisce le basi delle attività europee in materia per i prossimi anni.
DICHIARAZIONE CONGIUNTA DELLA PRESIDENZA ESTONE E DELLA COMMISSIONE EUROPEA RIGUARDANTE LA SECONDA RIUNIONE MINISTERIALE DEL PARTENARIATO ORIENTALE SULL’ECONOMIA DIGITALE… E NON SOLO
Questa riunione è stata co-presieduta da Urve Palo, Ministro estone dell’imprenditorialità e delle tecnologie dell’informazione, e Andrus Ansip, vice-presidente de la Commission europea per il Mercato unico digitale. I ministri e rappresentanti incaricati dell’economia digitale nell’Ue hanno incontrato i loro omologhi armeni, arzeni, bielorussi, georgiani, moldavi e ucraini – in presenza di rappresentanti di istituzioni finanziarie internazionali, di autorità di regolamentazione delle comunicazioni elettroniche, di reti di ricerca e d’istruzione, e di rappresentanti del settore privato e della società civile – per parlare dei progressi realizzati in materia di economia digitale e di sfide e opportunità (sociali e in termini di crescita e occupazione) per il futuro..
Commissione e ministri hanno sottolineato il bisogno di armonizzare i mercati digitali tra i membri del Partenariato orientale e l’Unione europea. Circa la cooperazione con il Partenariato orientale i partecipanti si sono soffermati su 6 assi prioritari congiunti: comunicazioni elettroniche e infrastrutture; fiducia e sicurezza; comemrcio digitale; competenze digitali; innovazione nelle Telecomuicazioni e ecosistemi di startups; salute on line. Ed è stata decisa una Tabella di marcia per una cooperazione digitale nel Partenariato orientale – Dichiarazione adottata dal Vertice Partenariato orientale del novembre 2017.
Il 6 ottobre, Jüri Ratas, Premier estone ha dibattuto con il vice-Premiere ministro bielorusso, Vasily Matyushevsky, e il vice-Premier ministro e ministro dellosviluppo economico e del commercio ucraino, M. Stepan Kubiv. Hanno affrontato la questione della possibilità di una cooperazion digitale tra l’Unione europea e gli Stati del Partenariat ooriental, e la questione dei legami economiques tra Estonia, Bielorussia e Ucraina.