Il patto Urban Food Policy Pact, sottoscritto dal Comune di Milano negli anni scorsi, che recentemente si è aggiudicato un premio internazionale per il suo contenuto innovativo, è il primo patto dei Sindaci sulle politiche alimentari urbane. L’obiettivo è quello di garantire l’accesso al cibo sano per tutti, promuovere un sistema alimentare sostenibile, promuovere una cultura orientata al consumo consapevole, ridurre gli sprechi e sostenere e promuovere la ricerca scientifica in campo agroalimentare.
Alcune aree urbane e 180 città nel mondo come New York, Toronto, Melbourne e Londra hanno da tempo adottato una Food Policy: un insieme di politiche che delineano una visione condivisa sul futuro rapporto della città con il cibo e definiscono le azioni chiave per attuare questa visione, armonizzando i vari progetti che l’amministrazione porta avanti sul tema dell’alimentazione.
“Bergamo è una delle città più attive sul tema delle politiche alimentari” ha commentato Andrea Magarini, coordinatore del progetto per il Comune di Milano. Molte sono le azioni e le proposte messe in campo per realizzare questi obiettivi, tra cui azioni volte a far sì che anche le categorie più deboli possano accedere a cibo sano, come fornitura di cibo di qualità e locale nelle mense scolastiche e nelle residenze per anziani. Molta attenzione anche allo sviluppo dell’agricoltura urbana, sia professionale che per l’autoconsumo.
Bergamo è anche una delle prime città in Italia ad aver adottato la legge Gadda, che prevede all’articolo 17 agevolazioni tariffarie ai soggetti che devolvono cibo a enti con finalità sociali. Bergamo e Brescia hanno previsto riduzioni del 5-6% della tariffa TARI, al massimo il 20% della parte variabile, ai soggetti della Grande Distribuzione e della Grande Ristorazione che cedono e devolvono a enti no-profit una soglia minima di 15mila euro di merce in controvalore.
Moltissimo è stato fatto grazie al Tavolo permanente dell’Agricoltura, voluto e presieduto dal Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il quale ha sottolineato che “l’esperienza del tavolo dell’agricoltura ha messo a sistema le spinte e le energie che nella nostra città ci sono su questo tema così importante. Ci siamo accorti che questo importante raccordo e tutte le azioni e le iniziative che sono state messe in campo nell’ambito del tavolo già di fatto rappresentano una policy, che si rispecchia nel patto che sigliamo oggi. La firma, infatti, del patto sulla Food Policy chiude di fatto il cerchio di questo lungo lavoro che ha visto il Comune non solo in cabina di regia, ma anche come propulsore di un cambiamento di paradigma importante sul tema dell’agricoltura urbana e della sostenibilità e dell’accesso al cibo.”