“Sul gioco d`azzardo stiamo per mettere a punto una misura per togliere le slot dalle tabaccherie ed esercizi commerciali”. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, lo ha annunciato in un’intervista al magazine «Vita». A confermare la linea di intervento anche il sottosegretario all’Economia con delega ai giochi, Pier Paolo Baretta: “Abbiamo avviato a luglio una proposta in Conferenza Unificata che prevede di andare oltre la riduzione di almeno il 30% delle slot machines, già decisa con la legge di Stabilità e di farlo eliminando l’offerta di gioco dagli esercizi generalisti secondari (alberghi, esercizi commerciali, edicole, ristoranti, stabilimenti balneari, rifugi alpini, e altri); riducendola in modo significativo, fino ad azzerarla, nei pubblici esercizi come i bar e nelle rivendite di tabacchi; introducendo una certificazione di doppio livello (classe A e classe B) dei punti gioco e un rigoroso sistema di controlli; considerando valide, in materia di distanze, le decisioni normative adottate finora dagli enti locali, con i quali è in corso un negoziato. Comunque, posso assicurare che la nostra linea è ridurre e razionalizzare”.
Paola Binetti, deputata di Area Popolare, è relatrice della legge che punta a ridurre le slot: “Sono tre anni che la XII commissione della Camera ha votato all’unanimità un ddl che va in questa direzione e che non è mai giunto in Aula, per una ostinata opposizione della commissione Bilancio”. Chissà che oggi l’affermazione di Matteo Renzi non preluda davvero ad un cambio di ritmo e di valutazione sul gioco d’azzardo, recuperando buon senso e senso della legalita'”. Ad appoggiare l’iniziativa anche la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “Renzi dice che toglierà le slot dalle tabaccherie e dagli esercizi commerciali. È una buona notizia ma ci auguriamo che il suo non sia l’ennesimo annuncio. Se il governo porterà in Parlamento una proposta concreta contro il gioco d’azzardo patologico, Fratelli d’Italia darà il suo contributo perché a noi interessa solo il bene dei cittadini. Lo dimostra il lavoro fatto in Regione Lombardia dal nostro assessore Viviana Beccalossi: un modello che sottoponiamo all’attenzione di Renzi e che prevede, tra le altre cose, la possibilità di detassare chi toglie le macchinette dalla propria attività commerciale”.