La sicurezza delle manifestazioni che si svolgono nelle realtà locali è un tema delicato e controverso dopo le recenti disposizioni. Ecco perché l’Uncem è pronta a lavorare con il Governo, con il Ministero dell’Interno, con il Dipartimento della Protezione Civile, per la piena attuazione delle circolari e delle direttive relative proprio alla safety e alla security degli eventi. A tal fine si dice pronta a fare formazione e a rappresentare alle istituzioni le specificità dei piccoli Comuni e, in particolare, l’impegno decisivo e insostituibile dei Sindaci e delle Amministrazioni locali che deve essere ulteriormente sgravato di responsabilità. Cosa che purtroppo non è avvenuta con l’ultimo provvedimento emanato dal Viminale, firmato dal Capo di Gabinetto del Ministro, gioved scorso. “La nuova circolare di giovedì – spiega Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem – non ha novità sostanziali rispetto alle leggi che riprende e rispetto quanto scritto nel 2017 dal Capo della Polizia Gabrielli dopo gli eventi di piazza San Carlo. Se non di rammentare e sancire la necessità di fare, da parte dei Comuni, una differenziazione preventiva tra eventi di pubblico spettacolo, soggetti a commissione, e quelli che non lo sono. In sostanza, com’era anche prima della circolare, sono i Comuni a gestire necessità e problemi. Per questa ragione occorre che gli Enti locali si attrezzino al fine di gestire in modo univoco le sfide. È strategico avviare senz’altro ritardo un processo formativo indirizzato agli amministratori e tecnici comunali per far conoscere le regole e la standardizzare le procedure burocratico-amministrative, uniformandole e possibilmente semplificando”.
Dello stesso tenore la presa di posizione di Antonio Decaro, presidente dell’Anci: “Apprezziamo il tentativo da parte del Ministero di semplificare e superare alcune rigidità delle precedenti direttive in materia di manifestazioni pubbliche. Ma le decisioni scomode, alla fine, devono essere assunte sempre dai Sindaci, anche su temi di competenza squisitamente statale come la sicurezza: in base alla direttiva, noi dobbiamo valutare le misure di sicurezza necessarie e autorizzare la manifestazione, sempre noi dobbiamo verificare la complessità e la delicatezza di alcuni eventi per eventualmente rimettere la questione al comitato per l’ordine pubblico. Questo rischio, che eravamo riusciti a scongiurare con il precedente Governo – aggiunge – si materializza con il provvedimento firmato oggi, alla stesura del quale non siamo stati neppure chiamati a collaborare. Infine non si risolve il problema dei costi che avevamo più volte evidenziato. Ma anzi rileviamo un sicuro aggravio di compiti per il personale”.
Per parte sua, Uncem ha già avviato in alcune Regioni dei corsi per il personale di sicurezza per gli eventi, d’intesa con esperti di Protezione Civile e con centri formativi come il Formont. “Verranno potenziati ed estesi, a partire da settembre – prosegue Bussone – Ora vogliamo agire sulla governance. I Comuni devono lavorare su questo fronte non da soli, ma insieme. Penso a quanto già fatto in molte Comunità montane della Lombardia o in alcune Unioni del Piemonte, come nel Biellese orientale. Le Unioni montane di Comuni, le Comunità montane, le altre aggregazioni di Comuni sono dunque di grande aiuto e fanno la differenza aiutando sia i Sindaci, sia chi organizza gli eventi, a partire dalle Pro Loco con le quali stiamo lavorando attraverso la loro associazione nazionale, l’Unpli”.