Creare, strutturare e organizzare le informazioni, questo è ciò che permette di fare, con potenzialità grandissime, la tecnologia del digitale. Sono perciò numerose le biblioteche che hanno dato l’avvio a processi innovativi, rendendo i loro documenti accessibili a portata di clic per un numero elevato di lettori.
La Biblioteca Apostolica Vaticana possiede una delle raccolte di libri rari e testi antichi unici al mondo: circa 80.000 manoscritti, 15.000 stampe, disegni e matrici, 90.000 incunaboli, 100.000 unità archivistiche e molteplici cinquecentine e seicentine.
Dal 2013 il prezioso patrimonio vaticano è stato ed è oggetto di un ambizioso progetto di digitalizzazione, ad opera di Digita Vaticana, la onlus intenta nella realizzazione del programma e nella raccolta fondi.
A oggi è stato digitalizzato il 10% dell’archivio vaticano: si tratta di quasi novemila manoscritti consultabili sul sito web, tanto che l’intero lavoro richiederà un impegno di almeno quindici anni.
I manoscritti della Biblioteca Vaticana sono stati trattati con la nuova tecnologia avvalendosi del formato FITS (Sistema di trasporto delle immagini flessibile), impiegato in astronomia e astrofisica spaziale – anzitutto da parte di NASA ed ESA – per memorizzare dati e immagini senza perdita di “qualità”.
Attualmente è possibile consultare papiri che contengono la versione più antica dei Vangeli di Luca e di Giovanni, la Divina Commedia di Dante illustrata da Botticelli, il Canzoniere di Petrarca scritto dalla mano stessa del poeta, schizzi e rime poetiche di Michelangelo Buonarroti.
I testi originali verranno conservati in un bunker antiatomico in condizioni di luce, temperatura e umidità controllate. Tutto il patrimonio librario contiene un’ampia serie di materiali organici, come la carta, i tessuti, le pelli animali e le colle, con sostanze esposte dunque a continui ed inevitabili processi di deterioramento e invecchiamento.
Questa straordinaria iniziativa consente pertanto di conservare, preservare e tramandare alle generazioni future un tesoro librario (e documentale) di inestimabile valore, ma soprattutto universalmente accessibile, affinché possa diventare memoria comune.
In buona sostanza, la rivoluzione messa in atto consentirà di trasportare un’immagine, un suono o un documento dal formato analogico a quello digitale, cambiando radicalmente anche il modo di fare ricerca. Da ogni parte del mondo, superando barriere e diseguaglianze di status, quasi per incanto milioni di persone potranno accedere ai diversi campi del sapere e della conoscenza. Un dono enorme per l’umanità.