Le Giornate Fai di Primavera, che si terranno il prossimo 25 e 26 marzo, prevedono aperture straordinarie in oltre 1.000 siti in 400 località d’Italia. 280 sono i luoghi di culto inseriti nella lista, 260 tra palazzi e ville, 51 i borghi, 70 tra castelli e torri e oltre 90 piccoli musei, archivi e biblioteche. Questi i numeri della 25esima edizione delle Giornate Fai.
“In questi 25 anni contiamo 10mila luoghi aperti in 4.300 città, oltre 9 milioni di visitatori, 115mila volontari e 210 mila giovani apprendisti e aspiranti Ciceroni”, ha detto Andrea Carandini, presidente del Fondo Ambiente Italiano nel corso della presentazione dell’evento a Palazzo Chigi.
Sono tanti, quindi, i luoghi visitabili da Nord a Sud della Penisola. Tra le aperture esclusive, gli appassionati di Napoli potranno entrare a Castel Capuano e potranno visitare l’Isola di Nisida. Nella metropoli lombarda, sono in programma visite a Palazzo Crivelli, uno dei luoghi più prestigiosi della Milano del Settecento. A Siena sarà aperta la Farmacia dell’Ex Ospedale psichiatrico di San Nicolò che conserva una collezione di vasi da farmacia in ceramica e vetri della fine del XVIII secolo. In provincia di La Spezia, a Portovenere, porte aperte alla Fortezza del Varignano mentre in Umbria potrà essere visitato il Deposito di San Chiodo a Spoleto.
Il lavoro del Fai, ha sottolineato il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, “è fondamentale perché sollecita a intervenire nel restauro del patrimonio del nostro Paese”. Ma è importante anche sotto il profilo educativo perché riavvicina le persone al patrimonio, legando le comunità locali ai loro tesori.
In questa edizione è da segnalare l’apertura del Convento di Trinità dei Monti a Roma, fondato da San Francesco di Paola nel 1494 e l’apertura della Domus Aurea, la residenza dell’imperatore Nerone. Quanto al Sud, in Calabria, apriranno i battenti 5 luoghi, tra i quali 2 normalmente chiusi, a Rossano in provincia di Cosenza tra cui il Palazzo Labonia, la Chiesa della Panaghia, il Museo Diocesano e il Museo della Liquirizia.
“Mai avrei pensato 25 anni fa, quando immaginai di creare le Giornate di Primavera, di parlarne ora a Palazzo Chigi. Ma la vita è piena di misteri e di miracoli”, ha detto il presidente onorario del Fai Giulia Maria Crespi che ha aggiunto: “Ci vuole un piano estremamente serio sul turismo, fatto anche a livello internazionale”. Un piano che riesca a “ovviare al problema dei grandi gruppi che si riversano nei centri storici della città d’arte” e che faccia capire al turista che “anche fermandosi in un solo posto oppure camminando o passeggiando, può vedere meraviglie d’arte, della natura e del paesaggio. L’arte, la bellezza e il paesaggio devono penetrare nel subcosciente degli italiani”. Crespi ha infine rivolto un appello al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni: “Bisogna rifare la riforma della scuola e dare importanza alla cultura e all’arte”, ha detto Crespi.