Durante un incontro a Spilimbergo il Sindaco Renzo Francesconi ha omaggiato il nostro direttore con un libro dal titolo assai curioso: Tauriano: I soprannomi, la gente e la sua storia.
A chi di voi non è mai capitato, ascoltando i racconti dei nonni, bisnonni, zii, di sentire pronunciare dei nomi alquanto curiosi?
Manzoni scriveva: “parve di sentire in que’ tocchi il suo nome, cognome e soprannome”.
Il soprannome è un piccolo gesto che ha rappresentato negli anni passati un modo di confrontarsi tra gli appartenenti di diverse comunità.
Il mestiere, la provenienza, persino l’aspetto fisico e caratteriale di una persona venivano racchiusi in una o due, tre parole, e servivano a distinguere una gruppo familiare da un altro. Oggi questa usanza si è spesso trasformata nel nickname.
Ma sapere con certezza quando i soprannomi entrano a far parte di una comunità è un azzardo, in quanto l’uomo, da quando è apparso sulla faccia della Terra, utilizza nomignoli per distinguere un individuo dall’altro.
Questo spunto, però, è stato il tema portante di uno scritto dei fratelli Renzo e Stefano Francesconi, che nel 2004 hanno condotto una ricerca sui soprannomi e sulle storie dei Taurianesi, riuscendo a delineare il più ampio processo di formazione del sistema dei cognomi italiani.
E così grazie a questa lettura scopriamo storie curiose come quella di Antonio Martina Spadon, detto il Sindaco del Paese e ci catapultiamo in un archivio fatto di memorie che ci raccontano questo piccolo angolo di mondo friulano.
Per fare questo, tuttavia, serve grande conoscenza del territorio, e grande padronanza di ciò che esso ha rappresentato nelle vicende italiane.
Questo afflato si ritrova nel libro, che insieme al percorso più curioso delinea un percorso storico preciso e puntuale rendendo l’affresco del paese una raffigurazione più ampia del XX secolo e costruendo un archivio che non permetterà, grazie alla preziosa ricerca pluriennale degli autori, di dimenticare il passato.